Chiaravalle, rapinò e uccise l’anziana vicina di casa. Niente sconti: ergastolo a Marinangeli

Chiaravalle, rapinò e uccise l’anziana vicina di casa. Niente sconti: ergastolo a Marinangeli
CHIARAVALLE Il processo d’appello bis non ha fatto sconti: Maurizio Marinangeli condannato all’ergastolo per aver ucciso e rapinato, il 17 luglio del 2018, la sua...

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CHIARAVALLE Il processo d’appello bis non ha fatto sconti: Maurizio Marinangeli condannato all’ergastolo per aver ucciso e rapinato, il 17 luglio del 2018, la sua vicina di casa, Emma Grilli. Lei aveva 84 anni e abitava in via Verdi, a Chiaravalle. La sentenza è stata emessa nel primo pomeriggio di ieri dalla Corte d’Appello di Perugia. 

 


L’iter 

Si è arrivati in Umbria dopo la decisione della Cassazione, che lo scorso ottobre ha rinviato il procedimento ai giudici di Perugia affinché si discutesse della sussistenza della premeditazione e, in caso, riformulare la pena. Ma il ribaltone non c’è stato: riconosciuta la premeditazione del delitto e, dunque, anche l’ergastolo, inflitto fin dal primo grado di giudizio. Nonostante la condanna, la difesa - rappresentata dall’avvocato Emiliano Carnevali - potrà comunque presentare un nuovo ricorso in Cassazione. Marinangeli, 62enne ex aiuto cuoco, è recluso in carcere (sta attualmente a Ferrara) dal giorno dell’arresto eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona. Le manette erano scattate pochi giorni dopo l’omicidio di via Verdi, avvenuto all’interno dell’appartamento dove vivevano l’84enne uccisa a coltellate e suo marito Alfio Vichi, assente al momento del delitto. Da casa erano spariti gioielli che il killer aveva rivenduto al Compro Oro per 400 euro. I preziosi, ancora sporchi di sangue, erano stati poi recuperati dai militari. Il movente: l’ex cuoco - con il vizio del gioco - avrebbe ucciso per i soldi. 

La ricostruzione

Per la procura, l’anziana aveva aperto la porta al suo assassino. In cucina erano partiti i colpi di coltello. Una ferita alla gola era stata fatale. Era stato il marito di Emma a scoprire il lago di sangue una volta tornato a casa. Il 62enne era stato arrestato dai carabinieri pochi giorni dopo il delitto e recluso in carcere. Ha sempre negato di essere lui il killer, confermando però di aver portato lui i gioielli al Compro Oro dopo essere stato pagato da un albanese. 

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Corriere Adriatico