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CASTELFIDARDO - Interdire ai cacciatori l’intera area della Selva. Lo chiedono a gran voce i residenti di via della Battaglia, dopo la denuncia di un 75enne sorpreso, sabato, a sparare agli uccelli dall’auto appostata nei pressi del Sacrario-Ossario. Da tempo Italia Nostra e Fondazione Ferretti sollecitano alla Regione la revisione della normativa che disciplina l’attività venatoria all’interno del perimetro dell’area boschiva, dove soltanto in alcune zone vige il divieto assoluto di caccia.
«Fin dal 1980 come associazione Italia Nostra rappresentiamo l’incongruenza dell’esercizio venatorio alla Selva di Castelfidardo, Area floristica protetta regionale, Emergenza botanica ed area S.I.C.
«Sono molti anni – ribadisce Paoloni - che diciamo che la Selva di Castelfidardo, per la sua vicinanza all’area abitata e per la notevole frequentazione quotidiana, è ormai un bosco urbano e non può più essere considerato zona di caccia come lo era nel secolo passato. Ci auguriamo che si proceda al totale divieto di caccia in tutto il bosco prima che accadano situazioni incresciose per la salute dei cittadini». Un appello lanciato ai vertici regionali anche dal sindaco Roberto Ascani: «Credo sia arrivato il momento per la Regione di mettere mano alla legge venatoria e di escludere totalmente l’area della Selva dalla caccia».
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Corriere Adriatico