Spari dall’auto, i residenti adesso alzano la voce: «Vietate la caccia in tutta la Selva»

Spari dall’auto, i residenti adesso alzano la voce: «Vietate la caccia in tutta la Selva»
CASTELFIDARDO -  Interdire ai cacciatori l’intera area della Selva. Lo chiedono a gran voce i residenti di via della Battaglia, dopo la denuncia di un 75enne sorpreso,...

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CASTELFIDARDO -  Interdire ai cacciatori l’intera area della Selva. Lo chiedono a gran voce i residenti di via della Battaglia, dopo la denuncia di un 75enne sorpreso, sabato, a sparare agli uccelli dall’auto appostata nei pressi del Sacrario-Ossario. Da tempo Italia Nostra e Fondazione Ferretti sollecitano alla Regione la revisione della normativa che disciplina l’attività venatoria all’interno del perimetro dell’area boschiva, dove soltanto in alcune zone vige il divieto assoluto di caccia.

 

«Fin dal 1980 come associazione Italia Nostra rappresentiamo l’incongruenza dell’esercizio venatorio alla Selva di Castelfidardo, Area floristica protetta regionale, Emergenza botanica ed area S.I.C. comunitaria. Inoltre – ricorda il presidente Eugenio Paoloni - con la costituzione della Fondazione Ferretti nel 1999, dopo aver ripristinato i sentieri del bosco lasciandoli liberamente frequentare, abbiamo segnalato agli organi competenti che nell’area con divieto di caccia riceviamo lamentele da parte di cittadini cui cadono in testa i pallini dei colpi sparati dai cacciatori». Capita sovente che nella strada pubblica di via della Battaglia, vicino l’ingresso di villa Ferretti, assieme ai pallini piombino a terra anche gli uccelli uccisi, come successo domenica scorsa.

«Sono molti anni – ribadisce Paoloni - che diciamo che la Selva di Castelfidardo, per la sua vicinanza all’area abitata e per la notevole frequentazione quotidiana, è ormai un bosco urbano e non può più essere considerato zona di caccia come lo era nel secolo passato. Ci auguriamo che si proceda al totale divieto di caccia in tutto il bosco prima che accadano situazioni incresciose per la salute dei cittadini». Un appello lanciato ai vertici regionali anche dal sindaco Roberto Ascani: «Credo sia arrivato il momento per la Regione di mettere mano alla legge venatoria e di escludere totalmente l’area della Selva dalla caccia». 

 

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Corriere Adriatico