Sos Castelfidardo, il sindaco Ascani: «Subito screening in tutte le scuole»

Sos Castelfidardo, il sindaco Ascani: «Subito screening in tutte le scuole»
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CASTELFIDARDO -  Sottoporre a screening tutta la popolazione scolastica (studenti, docenti e personale Ata) attraverso tamponi molecolari, test antigenici o altra modalità ritenuta necessaria, al fine di tarare provvedimenti adeguati a tutela dell’incolumità pubblica e a contenere la diffusione del contagio.

 

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Questo l’appello rivolto ieri alla Regione Marche dal Comune di Castelfidardo, in attesa di conoscere la decisione del governatore Acquaroli in merito all’introduzione di microzone rosse o arancioni nell’epicentro marchigiano del virus, che in Valmusone abbraccia anche i territori di Osimo e Loreto. 


Solo nella città della fisarmonica, i positivi hanno raggiunto quota 304 mentre 739 sono i cittadini in quarantena secondo l’ultimo report ufficiale della Regione. Numeri in ulteriore aumento rispetto ai giorni scorsi sulla spinta della variante inglese accertata in ambito scolastico, che hanno portato il sindaco Roberto Ascani a chiedere al presidente e all’assessore alla sanità di «estendere lo screening e il contact tracing in maniera capillare e tempestiva, come da indicazioni formulate dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Asur Marche, che ha raccomandato di attenersi esattamente a quanto effettuato con il cluster epidemico di Tolentino e Pollenza». 


Nonostante i contagi stiano crescendo in misura costante soprattutto fra gli under 14, Ascani esclude una chiusura dei luoghi pubblici, «perché - afferma - provocherebbe solo uno spostamento degli assembramenti giovanili in altre location così come reputo contraddittoria l’eventuale chiusura totale dei plessi scolastici a fronte di un via libera su altri ambiti come quello sportivo o sociale». Misure adottate invece a Loreto (157 positivi e 324 in quarantena), dove il primo cittadino Moreno Pieroni ha emanato una ordinanza per vietare da oggi l’accesso nei parchi e sostituire le lezioni in presenza con la didattica a distanza a partire da domani.

Ascani ribadisce inoltre di essere contrario ad un lockdown generalizzato e ad una microzona rossa, auspicando piuttosto «misure mirate e condivise tra i Comuni della Valmusone, previa individuazione e analisi dell’origine del focolaio». L’Istituto Comprensivo Soprani, in cui sono emersi la maggior parte dei casi tra Rodari e Cialdini, rimane in Dad almeno fino a sabato prossimo. Sotto costante monitoraggio «la situazione all’Istituto Comprensivo Mazzini e al Sant’Anna ove non si escludono chiusure parziali in relazione all’andamento epidemiologico». 

 

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Corriere Adriatico