CASTELFIDARDO - Sottoporre a screening tutta la popolazione scolastica (studenti, docenti e personale Ata) attraverso tamponi molecolari, test antigenici o altra modalità ritenuta necessaria, al fine di tarare provvedimenti adeguati a tutela dell’incolumità pubblica e a contenere la diffusione del contagio.
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Questo l’appello rivolto ieri alla Regione Marche dal Comune di Castelfidardo, in attesa di conoscere la decisione del governatore Acquaroli in merito all’introduzione di microzone rosse o arancioni nell’epicentro marchigiano del virus, che in Valmusone abbraccia anche i territori di Osimo e Loreto.
Solo nella città della fisarmonica, i positivi hanno raggiunto quota 304 mentre 739 sono i cittadini in quarantena secondo l’ultimo report ufficiale della Regione.
Nonostante i contagi stiano crescendo in misura costante soprattutto fra gli under 14, Ascani esclude una chiusura dei luoghi pubblici, «perché - afferma - provocherebbe solo uno spostamento degli assembramenti giovanili in altre location così come reputo contraddittoria l’eventuale chiusura totale dei plessi scolastici a fronte di un via libera su altri ambiti come quello sportivo o sociale». Misure adottate invece a Loreto (157 positivi e 324 in quarantena), dove il primo cittadino Moreno Pieroni ha emanato una ordinanza per vietare da oggi l’accesso nei parchi e sostituire le lezioni in presenza con la didattica a distanza a partire da domani.
Ascani ribadisce inoltre di essere contrario ad un lockdown generalizzato e ad una microzona rossa, auspicando piuttosto «misure mirate e condivise tra i Comuni della Valmusone, previa individuazione e analisi dell’origine del focolaio». L’Istituto Comprensivo Soprani, in cui sono emersi la maggior parte dei casi tra Rodari e Cialdini, rimane in Dad almeno fino a sabato prossimo. Sotto costante monitoraggio «la situazione all’Istituto Comprensivo Mazzini e al Sant’Anna ove non si escludono chiusure parziali in relazione all’andamento epidemiologico».