OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
CASTELFIDARDO - Raddoppiano i contagi in città dopo la scoperta del focolaio di Covid con variante inglese alla materna Rodari e alla primaria Cialdini di Crocette che l’Asur sta cercando di isolare con la chiusura, da ieri mattina fino al 21 febbraio, di tutte le scuole dell’istituto comprensivo Soprani. Per due delle 12 insegnanti risultate positive al test molecolare si è reso nel frattempo necessario il ricovero con ossigeno terapia nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Torrette.
Lezioni in presenza temporaneamente sospese anche alla paritaria Sant’Anna, nel centro storico, dove è stato invece riscontrato un caso sospetto alla Regina Margherita. Rispetto ai 116 casi di infezione registrati il primo febbraio, i cittadini fidardensi che hanno sviluppato il virus sono diventati 206 secondo il report pubblicato dalla Regione Marche, mentre 586 si trovano in quarantena.
Numeri fra i più allarmanti della provincia, soprattutto in rapporto alla popolazione residente, che hanno portato all’adozione di misure drastiche e repentine come la sospensione per due settimane di tutte le lezioni in presenza e la riattivazione della didattica a distanza per gli alunni di ogni ordine e grado dell’I.C.
«Si prosegue sulla linea intrapresa ieri sera (domenica, ndr) che prevede la sospensione temporanea delle attività didattiche in presenza all’Istituto Comprensivo Soprani in ragione dell’elevato numero di contagi e di bambini coinvolti nella casistica della variante inglese e alla scuola paritaria Sant’Anna dove c’è un solo caso sospetto alla Regina Margherita che necessita di un monitoraggio puntuale ed ulteriore approfondimento – ha fatto sapere ieri il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani -; già nella giornata di domani (oggi, ndr) potrebbero rientrare il rischio e di concerto con l’Asur ripartire le attività in sicurezza. Rimane aperto invece l’Istituto Comprensivo Mazzini perché dalle comunicazioni dell’Asur non risultano situazioni critiche in carico alla popolazione scolastica: i casi individuati sono stati messi in quarantena per tempo e non sono afferenti la variante inglese, pertanto non si rileva attualmente una criticità spiccata».
L’Amministrazione comunale, precisa Ascani, sta «seguendo dunque la linea dell’Asur che preferisce evitare chiusure generalizzate ma si propone di isolare il focolaio laddove si presenta chiudendo il plesso interessato; solo nell’ipotesi di contatti tra istituti e di casi conclamati, si provvederà alla chiusura ma al momento non è questo il caso delle Mazzini». In partenza anche lo screening scolastico mirato: «L’Asur sta organizzando un’apposita area, riservata alla popolazione scolastica degli istituti focolaio, dove sarà possibile effettuare il tampone con il metodo Drive Through».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico