CASTELFIDARDO - Bullismo, droga, alcol, sesso precoce. Fenomeni di devianza giovanile che sembrano distanti anni luce dal contesto sociale in cui viviamo. “Invece capitavano...
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Come “le ragazzine riprese dalle telecamere mentre si intrattenevano con adulti nei bagni di Porta Marina, o il tredicenne finito in ospedale in coma etilico”. Nel mezzo ci sono tantissimi casi destinati a fare meno rumore, eppure ugualmente allarmanti. “E’ un problema molto presente - evidenzia la Brandoni - e occorre affrontarlo con strumenti adeguati lavorando sulla prevenzione. Purtroppo, però, si ha timore ad esporsi. E’ sbagliato fingere che tutto vada bene, nascondere la polvere sotto il tappeto nel buon nome dell’istituto o della famiglia. Come è sbagliato pensare che discuterne possa spingere i ragazzi all’emulazione. Al contrario bisogna farli riflettere sulle conseguenze di certi comportamenti che non possono essere ignorati dagli adulti”. L’idea, lanciata anche da alcuni genitori, è di organizzare una serie di incontri sul tema.
“Mi metto a servizio delle istituzioni in modo del tutto gratuito, come ho sempre fatto da quando sono andata in pensione. Anche se in pochi hanno raccolto la mia disponibilità in città. Sarebbe bello organizzare un convegno e avviare un progetto formativo destinato alle insegnanti”.
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Corriere Adriatico