CASTELFIDARDO - La città della fisarmonica perde un altro pezzo di storia. Quella scritta da intraprendenti fidardensi emigrati all’estero in cerca di fortuna e...
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Nato nel 1923 in una piccola casa nei pressi della fabbrica di Soprani, musicista e insegnante, prima ancora che accordatore e collaudatore, Baldoni è venuto a mancare giovedì sera attorniato dall’amore dei suoi cari. Trasferitosi in Canada nel ‘56 per risollevare le sorti economiche della famiglia, dopo gli esordi da fisarmonicista sotto la guida di Giovanni Marcosignori (padre del maestro Gervasio), inizia a lavorare come tecnico della Excelsior Supply Company di Montreal. Baldoni si fa conoscere grazie alle numerose esibizioni alla radio e sull’emittente televisiva Bbc.
A Montreal incontra il maestro Antonio Rambaldi con il quale apre una scuola di musica. Ma il cuore del fisarmonicista continua a battere per Castelfidardo e si affacciano anche i primi problemi di salute. Decide così di tornare, trovando impiego alla Excelsior fidardense. Arrivano i primi anni ‘80 e il nome di Baldoni torna a risuonare da protagonista nel comparto della fisarmonica. Nel 1982 apre il suo primo laboratorio la Beltuna Accordions, la concretizzazione del sogno di due talentuosi artigiani: Arnaldo Mengascini, che ne sta proseguendo l’attività con i figli, e Baldoni. Andato in pensione, Baldoni ha continuato a mettere a disposizione tutta la sua competenza. Tra i suoi estimatori anche due artisti di fama mondiale come Gervasio Marcosignori, che lo ha definito «uno tra i più esperti tecnici nel mondo», e Wolmer Beltrami che scrisse: «le fisarmoniche uscite dalle sue mani cantano come angeli». I funerali oggi alle 15 in Collegiata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico