JESI - La Nuova Banca Marche cambia nome (Banca Adriatica) e si appresta a essere assorbita da Ubi, il 23 ottobre prossimo, ma le scorie del passato continueranno a produrre...
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E il deposito dell’esposto e di una «meticolosa e corposa relazione di 70 pagine sulle fasi più significative della vicenda della nostra ex conferitaria”, agli atti della commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario. Sono le ultime due iniziative legali messe in campo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi sulla vicenda Banca Marche. Le illustra il presidente Carisj Alfio Bassotti, affiancato dall’avv. Antonio Mastri, socio della Fondazione e che ne cura l’azione, e dal segretario Mauro Tarantino.
Si tratta delle ultime due di quattordici iniziative, due delle quali concluse. Fra queste, respinto dal Tribunale di Ancona il ricorso sulla dichiarazione dell’insolvenza, in stato di risoluzione, dell’istituto bancario. «Non eravamo più interessati- spiega Bassotti- perché soddisfatti che l’insolvenza sia stata dichiarata a ridosso del decreto di risoluzione. Quindi al termine del commissariamento». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico