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BARBARA - «Da una parte speravo di non ritrovarlo, dall’altra di poter avere una tomba su cui piangere. Ma dopo la speranza, è arrivata la rabbia: quanti altri Mattia dovranno morire per avere un adeguato sistema d’allerta in situazioni d’emergenza come quella del 15 settembre o per avere un’adeguata pulizia dei fiumi? Non punto il dito contro nessuno, ma qualcuno dovrà rispondere a me e a Silvia della morte di nostro figlio. Perché è evidente che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto».
Sono un misto di dolore, commozione e rancore le parole pronunciate da Tiziano Luconi il giorno dopo il ritrovamento del corpo senza vita del figlioletto Mattia, 8 anni, travolto dalla furia del Nevola quella maledetta sera del 15 settembre, mentre si trovava in auto con la mamma Silvia Mereu, sopravvissuta per miracolo, nel territorio compreso tra Barbara e Castelleone di Suasa.
La chiamata
«Quando ho ricevuto la tragica chiamata dei carabinieri - ricorda Tiziano - ho avuto un tuffo al cuore, in un attimo si è congelato il tempo.
Adesso Mattia non c’è più. «Vedermelo portare via per la negligenza di qualcuno o per un mancato allarme fa male. Siamo stati capaci di andare sulla luna e non siamo in grado di dare un’allerta a cascata sulle condizioni dei corsi d’acqua? Vedendo la situazione critica a monte, tutte la vallata quel giorno doveva essere avvisata di cosa stava accadendo».
Ieri pomeriggio all’ospedale di Senigallia è stata eseguita l’ispezione cadaverica sul bimbo, ritrovato a Trecastelli e riconosciuto dalla maglietta che portava il 15 settembre. «Poco lontano da dove è stato ritrovato - dice Tiziano - c’è il posto dove lavoro come educatore. Ora sarà dura passare di lì». I funerali, dopo il nulla osta della procura, si terranno ad Arcevia, dove vivono i nonni materni. «Io e Silvia - continua il papà di Mattia - non lo abbiamo voluto vedere. Vogliamo ricordare nostro figlio da vivo e io mentre gioca e saltella insieme a me». Ancora nessuna notizia della 56enne Brunella Chiù. Le ricerche per trovare l’unica dispersa rimasta proseguono tra Corinaldo e Senigallia.
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