Assalto sull'A14, caccia alla banda Il commando ha sparato 60 colpi

Assalto sull'A14, caccia alla banda Il commando ha sparato 60 colpi
ANCONA - Un blitz durato in tutto una decina di minuti e durante il quale sette o otto rapinatori hanno esploso circa 60 colpi calibro 7,62 di mitraglietta kalashnikov. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Un blitz durato in tutto una decina di minuti e durante il quale sette o otto rapinatori hanno esploso circa 60 colpi calibro 7,62 di mitraglietta kalashnikov.








È stato un assalto in stile militare, condotto da professionisti, quello messo a segno giovedì lungo l'autostrada A14 in direzione sud tra Loreto e Porto Recanati da un commando composto forse da una dozzina di persone con ogni probabilità italiani. Con blocchi stradali in sequenza, i malviventi, a bordo di tre auto, hanno fermato un furgone portavalori della Fitist Security, dietro al quale ne viaggiava uno di scorta. Il mezzo trasportava circa 8 milioni di euro in cinque cassette. Dopo aver aperto il tetto con una mola, i banditi hanno asportato tre dei contenitori, per un totale di circa 5 milioni.







Un'azione fulminea, sulla quale sono in corso indagini frenetiche, coordinate dal procuratore della Repubblica Irene Bilotta e condotte dagli uomini della Squadra Mobile di Ancona, guidata da Virgilio Russo. Gli agenti hanno lavorato tutta la notte per i sopralluoghi, le prime investigazioni e le audizioni di potenziali testimoni.



Tutte le piste sono aperte, ma si ipotizza che la banda, forse proveniente dalla Puglia, sia entrata già in azione in precedenti assalti dalle modalità analoghe. I rapinatori erano bene informati sull'itinerario del furgone (Civitanova Marche, Jesi, Civitanova Marche), oltre che sul carico ingente, che comprendeva pensioni da pagare a inizio mese.



Quattro persone vestite con tute nere da corpi speciali, stivali e guanti, con una paletta simile a quella delle forze di polizia, sono arrivate a bordo di una Lancia Delta (rubata ad Ariano Irpino a gennaio) con un lampeggiante sul tettuccio, e hanno attuato il primo blocco dietro i due blindati appena transitati.



Sotto la minaccia delle armi, i rapinatori hanno costretto un camionista a posizionare il proprio mezzo di traverso e poi hanno cosparso di chiodi la carreggiata. Un chilometro più a sud, altre due auto (una Chrysler e una Bmw X5) con a bordo altri tre o quattro banditi hanno superato e bloccato i furgoni: a colpi di mitragliatore hanno forato le gomme e danneggiato i motori dei due mezzi. Tre le guardie giurate a bordo del blindato, due in quello di scorta: sono riusciti a dare l'allarme a 112 e 113 ma poi non hanno potuto fare altre chiamate: forse le linee erano state schermate.



Un componente del commando è saltato sul tettuccio del furgone e l'ha tagliato: nonostante l'attivazione automatica del sistema schiuma block (che spruzza schiuma bollente che si solidifica quando viene violato il caveau) i malviventi sono riusciti a impossessarsi di tre contenitori con i soldi, lasciando un sacco con 10 mila euro in monetine.



Da manuale pure la fuga. Dopo aver incendiato le auto usate per il colpo, tre rapinatori hanno attraversato l'autostrada e, lanciando altri chiodi, sono scappati in direzione della costa. Gli altri sono fuggiti con le casse, forse a bordo di altre vetture in attesa sull'A14 o lungo le stradine limitrofe della campagna. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico