Preghiere a messa, la diocesi si stringe al vescovo Angelo Spina ricoverato a Torrette per encefalite virale

Angelo Spina ricoverato a Torrette per encefalite virale. Foto d'archivio
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ANCONA In tutte le parrocchie della Diocesi si è pregato per lui. Per una pronta guarigione ed il ritorno in mezzo alla gente ed al timone della chiesa diocesana. La notizia del ricovero a Torrette dell’arcivescovo Angelo Spina, anticipata dal Corriere Adriatico, è stata appresa con stupore ed affetto per la persona e la guida spirituale da parte dei fedeli, recatisi a Messa nel giorno domenicale.

 

E da tutti è arrivata una testimonianza d’affetto per Mons. Spina, con i parroci che hanno inserito nelle intenzioni di preghiera della giornata, proprio un ricordo al loro pastore, unitamente agli auguri di pronta guarigione. Che prosegue le cure stabilite dai medici dopo la scoperta che il fortissimo mal di testa e la febbre che lo aveva colpito nei primi giorni della scorsa settimana era causata da un subdolo virus. La diagnosi, dopo accurati accertamenti ed il conseguente ricovero di mercoledì sera, è stata quella di un encefalite virale, abbastanza seria se non curata per tempo.

Il peggio è passato?

 

L’impressione che filtra è che il peggio sia passato e lo testimonia anche il fatto che l’Arcivescovo, dopo alcuni giorni di silenzio, ha inviato sabato mattina un messaggio rassicurante a tutti i sacerdoti diocesani proprio per renderli edotti della situazione. Già domenica scorsa, in occasione dell’imposizione delle cresime ai ragazzi di Camerata Picena dove era in visita pastorale, accusava qualche linea di febbre. Poi il forte mal di testa e la febbre alta che non scompariva e che lo ha costretto al ricovero in ospedale. Dove, come ricordato, è arrivata la diagnosi precisa e l’inizio delle cure appropriate. «Avrò bisogno di un periodi di ricovero e di riposo – ha ricordato nel messaggio audio. Intanto prego per voi e per l’amata Chiesa di Ancona -Osimo. Grazie per il vostro affetto, per le vostre preghiere e per la vicinanza che mi mostrate». 

 

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Corriere Adriatico