Ancona, l'approccio, i palpeggiamenti e l'inseguimento: arrestato per violenza sessuale su due ragazzine 13enni

Ancona, l'approccio, i palpeggiamenti e l'inseguimento: arrestato per violenza sessuale su due ragazzine 13enni
ANCONA - Il tentativo d’approccio, i palpeggiamenti e poi l’inseguimento. È la sequenza da brividi subita da due ragazzine di 13 anni, avvicinate domenica sera...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Il tentativo d’approccio, i palpeggiamenti e poi l’inseguimento. È la sequenza da brividi subita da due ragazzine di 13 anni, avvicinate domenica sera - mentre si trovavano nei pressi della stazione - da un uomo che non avevano mai visto prima. Sarebbe stato lui a infastidirle e a inseguirle, toccando le parti intime di una delle due. Almeno questo è quello che sostiene la procura, tanto che ha contestato all’uomo, un operaio albanese di 34 anni, il reato di violenza sessuale su minore. 

Neonata morta di pertosse, nessuna informazione. L'appello della mamma «Con il vaccino mia figlia sarebbe viva: immunizzatevi, non me l'avevano detto»

 

La richiesta di aiuto

L’arresto è stato portato a termine dagli agenti delle Volanti della questura, chiamati dopo l’allarme lanciato dal padre di una delle due giovani: era riuscita a prendere il cellulare e a chiedere aiuto. Una ragazzina, tra l’altro, è finita anche all’ospedale per delle ecchimosi sulle braccia, provocate da una colluttazione avuta in strada con l’albanese. Dopo le manette, l’albanese è stato collocato ai domiciliari. Ieri c’è stata l’udienza davanti al gip Sonia Piermartini, la quale ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare dei domiciliari, con il permesso di poter uscire per andare al lavoro. In udienza, il 34enne si è difeso, dando una versione diverse rispetto a quella confezionata dalla procura. 

Le versioni

Di certo c’è che le due 13enni e l’albanese hanno avuto un contatto nei pressi della stazione. Stando all’accusa, l’uomo avrebbe iniziato ad importunarle prima verbalmente e poi palpeggiando una di loro. Un comportamento che avrebbe portato le giovani a fuggire verso via Giordano Bruno per cercare di raggiungere l’abitazione di una di loro e chiamare il genitore. Per il 34enne, invece, sarebbero state le ragazzine ad avvicinarlo: «Hai 5 euro per comprare le sigarette?» avrebbero detto le due adolescenti. Da lì, avrebbero scambiato qualche parola con tanto di apprezzamenti lanciati da lui alle minorenni. In qualche modo, poi, si sarebbero accordati per passare la serata insieme dietro il pagamento di 50 euro, 30 elargiti subito e gli altri alla fine dell’incontro. Quando l’albanese - sempre secondo la sua versione - ha tirato fuori i 30 euro consegnandoli alle due ragazzine, queste sarebbero scappate con i soldi. Di qui la fuga delle giovani e l’inseguimento dell’operaio albanese che, tentando di riprendere il denaro, avrebbe provocato le ecchimosi a una delle due 13enni. 


Le ragazzine, nella fuga, hanno chiamato in aiuto il padre di una di loro, riuscendo ad arrivare a casa (a poca distanza dalla stazione). Il genitore è sceso e ha bloccato il 34enne fino all’arrivo della polizia.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico