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Gli esami
La piccola, da tempo cercata dalla coppia e arrivata come un miracolo, è giunta al materno-infantile già in gravi condizioni.
Il consiglio
E ancora: «Non sono di certo una no vax, sono solo una mamma che si è fidata del suo ginecologo e alla quale non è stato detto di questo vaccino e di quanto sarebbe stato importante per proteggere la mia bambina. Da questa tragedia almeno voglio dare un consiglio alle mamme in attesa: vaccinatevi». L’immunizzazione non è obbligatoria, ma fortemente consigliata da alcuni medici. Va effettuata attorno alla 28esima settimana di gestazione, così che la mamma possa trasferire gli anticorpi al neonato. I bimbi non possono infatti essere vaccinati nei primi due mesi di vita. Negli ultimi quattro anni al Salesi ci sono stati tre ricoveri per la pertosse: due bimbi ce l’hanno fatta (avevano quasi due mesi di vita) la piccolina venuta alla luce il 21 gennaio no. È morta nello stesso ospedale dove era venuta alla luce. Come un tesoro prezioso per la mamma e il papà, in estasi per la gioia della loro prima figlia, così cercata e così voluta.
Il post parto è decorso senza complicazioni. Ma nel giro di due settimane la felicità è stata spazzata via ferocemente. «In tv passa spesso lo spot del vaccino contro lo sfogo di Sant’Antonio ma nessuno parla di quello della pertosse. Se ci fosse stata più informazione forse avremmo ancora nostra figlia tra le braccia. Viva» dicono i genitori. «Medici e infermieri sono stati eccezionali, hanno pianto insieme a noi. Una dottoressa ci ha portato il gesso per fare il calco delle manine e dei piedini». Le tracce di un amore smisurato che, nonostante la tragedia, non potrà mai avere fine.
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Corriere Adriatico