Vandali come Karate Kid, muretti distrutti a calci: «Ora devono pagare i danni»

Vandali come Karate Kid, muretti distrutti a calci: «Ora devono pagare i danni»
ANCONA - Dal Pincio a Largo Belvedere, passando per via Cialdini: i vandali non danno tregua. Prima le corse con i carrelli, poi il lancio di sedie e bottiglie. Ora sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Dal Pincio a Largo Belvedere, passando per via Cialdini: i vandali non danno tregua. Prima le corse con i carrelli, poi il lancio di sedie e bottiglie. Ora sono passati alla distruzione dei muretti. Un “gioco” non nuovo: a più riprese in passato i bulli si sono divertiti a smontare arredi pubblici e parapetti come fossero costruzioni fatte con i Lego. In via Scosciacavalli i residenti ne sanno qualcosa: le bande di ragazzini hanno distrutto tutto nei giardinetti pubblici. Non è da meno vicolo San Marco, scorcio panoramico che si apre alla spalle di via Cialdini, con vista sul porto. 

 

La devastazione 

Qui gruppi di giovani si ritrovano quasi ogni sera a bere e fumare (non semplici sigarette), proprio davanti alle abitazioni. Fosse solo questo. Il problema è che nello scorso weekend si sono accaniti di nuovo contro i muretti che costeggiano le scalette. C’è chi ha assistito in diretta al raid. «Quanto è brutto veder distruggere solo per il gusto di farlo - dice Tiziana Aquilanti, una residente -. Due ragazzini hanno voluto imitare Bruce Lee, prendendo a calci i muretti. Un vicino ha urlato e sono scappati, ma due ore dopo uno di loro è tornato per completare l’opera, guardando verso i palazzi nella speranza di non essere notato. Ma questi ragazzi non capiscono che la città è anche la loro? L’ideale è che venissero identificati e costretti a pagare a loro spese la ricostruzione dei muretti, mattone dopo mattone. Dal canto suo il Comune potrebbe fare più manutenzione: sono anni che non vengono a potare gli alberi, per non parlare dell’incompiuta del parcheggio Traiano, un inno al degrado». La tettoia arrugginita, ricoperta da bottiglie e rifiuti, è diventata un tiro al bersaglio. 
La protesta 


Qui nel 2018 un ragazzo vide la morte in faccia, volando di sotto da un’altezza di 6 metri. Allora l’amministrazione comunale intervenne sostituendo il muretto con una ringhiera in ferro lunga 17 metri. Ma non c’è verso: i vandali stanno smontando pure quella e a forza di prenderla a calci sono riusciti a piegarla. I graffiti sui muri, mascherine chirurgiche e avanzi di ordinazioni take away lasciati a terra, completano il quadro di desolazione. E chi abita da queste parti, francamente, non ne può più. «Sa quante volte abbiamo chiamato il Comune, i vigili e la polizia? Purtroppo non hanno risolto nulla, la situazione va sempre peggiorando» ci confida una residente che preferisce restare in anonimato perché qualche settimana fa è stata insultata e minacciata dai bulli. «Se la sono presa con me perché li stavo guardando dalla finestra e avevo una luce accesa mentre fumavano degli spinelli e ascoltavano musica a tutto volume - racconta -. Qui c’è un giro di spaccio non indifferente, a mio avviso, perché noto spesso dei personaggi sospetti. Ho anche un video in cui passano sotto casa mia e mi insultano, ho consegnato tutto al Comune». I residenti ormai hanno paura anche a protestare. «Non diciamo più nulla a questi ragazzi perché magari decidono di vendicarsi. Sono degli incivili, strafottenti: il loro è scopo è solo ubriacarsi, drogarsi e spaccare tutto». I mattoni sbriciolati a terra, lungo il ballatoio che si apre ai piedi di via Cialdini, sono il segno tangibile dell’ultimo raid. Che potrebbe essere stato ripreso - almeno si spera - dalle telecamere installate in zona dal Comune. «Ancora aspettiamo i cancelli che ci erano stati promessi», protesta la residente: varchi che consentirebbero l’accesso ai soli autorizzati. Ammesso che servano a fermare i ragazzini terribili, diventati l’incubo di via Cialdini. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico