ANCONA - Dal Pincio a Largo Belvedere, passando per via Cialdini: i vandali non danno tregua. Prima le corse con i carrelli, poi il lancio di sedie e bottiglie. Ora sono passati alla distruzione dei muretti. Un “gioco” non nuovo: a più riprese in passato i bulli si sono divertiti a smontare arredi pubblici e parapetti come fossero costruzioni fatte con i Lego. In via Scosciacavalli i residenti ne sanno qualcosa: le bande di ragazzini hanno distrutto tutto nei giardinetti pubblici. Non è da meno vicolo San Marco, scorcio panoramico che si apre alla spalle di via Cialdini, con vista sul porto.
La devastazione
Qui gruppi di giovani si ritrovano quasi ogni sera a bere e fumare (non semplici sigarette), proprio davanti alle abitazioni. Fosse solo questo. Il problema è che nello scorso weekend si sono accaniti di nuovo contro i muretti che costeggiano le scalette. C’è chi ha assistito in diretta al raid. «Quanto è brutto veder distruggere solo per il gusto di farlo - dice Tiziana Aquilanti, una residente -. Due ragazzini hanno voluto imitare Bruce Lee, prendendo a calci i muretti. Un vicino ha urlato e sono scappati, ma due ore dopo uno di loro è tornato per completare l’opera, guardando verso i palazzi nella speranza di non essere notato. Ma questi ragazzi non capiscono che la città è anche la loro? L’ideale è che venissero identificati e costretti a pagare a loro spese la ricostruzione dei muretti, mattone dopo mattone. Dal canto suo il Comune potrebbe fare più manutenzione: sono anni che non vengono a potare gli alberi, per non parlare dell’incompiuta del parcheggio Traiano, un inno al degrado». La tettoia arrugginita, ricoperta da bottiglie e rifiuti, è diventata un tiro al bersaglio.
La protesta
Qui nel 2018 un ragazzo vide la morte in faccia, volando di sotto da un’altezza di 6 metri.