ANCONA - Ripercorrere ciò che avvenne la notte in cui il marito morì in casa per le esalazioni di monossido di carbonio. E' quello che ieri ha fatto Valeria...
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La donna, anche lei intossicata e trovata in fin di vita dal padre, venne dichiarata fuori pericolo dopo il trattamento in camera iperbarica. Ora l'attenzione degli inquirenti è rivolta a ricostruire le cause dello sprigionamento di monossido in quantità letale. Il pm Paolo Gubinelli ha disposto l'accertamento con atto irripetibile. Due esperti di caldaie, con i carabinieri e i vigili del fuoco, hanno compiuto un sopralluogo, riacceso la stufa ed eseguito misurazioni delle emissioni. Si è trattato di un primo step di accertamenti. Saranno necessari altri accessi e lo smontaggio dei tubi di scarico: tra le ipotesi un errore di montaggio, un problema di scarico dal comignolo, un'occlusione dei tubi o un posizionamento senza la necessaria pendenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico