Maltrattava la moglie: arrestato. Dopo una lite, la aggredisce in strada: «Ti ammazzo, ti squarto come un suino»

La polizia della questura di Ancona al Piano
ANCONA - Dopo un litigio, aggredisce la moglie in un’agenzia immobiliare e poi in strada: «Ti ammazzo, ti squarto come un suino». È stato arrestato...

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ANCONA - Dopo un litigio, aggredisce la moglie in un’agenzia immobiliare e poi in strada: «Ti ammazzo, ti squarto come un suino». È stato arrestato giovedì mattina lungo via Giordano Bruno un 43enne anconetano, volto noto alle forze dell’ordine, dagli agenti delle Volanti con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

 

Vittima, la coniuge che – nel corso dell’aggressione – sarebbe stata picchiata violentemente, minacciata e insultata. Lei ha rifiutato le cure del pronto soccorso, non facendosi dunque refertare le lesioni. Ma negli uffici della questura ha puntato il dito contro il marito, denunciandolo per presunti soprusi pregressi.


Le confidenze
Avrebbe anche raccontato di essere stata costretta a dormire fuori dal letto coniugale, in una sorta di cortile annesso alla casa familiare e adibito al ricovero dei cani. Ieri mattina, il giudice Maria Elena Cola ha convalidato l’arresto e disposto per il 43enne – difeso dall’avvocato Mosè Tinti – il divieto di avvicinamento alla vittima per cui, nel frattempo, sono state attivate le procedure del “Codice Rosso”. La donna è stata trasferita, subito dopo la denuncia, in una struttura protetta in cui vengono collocate le vittime di violenza di genere. L’indagato, nel corso della direttissima che si è svolta al quinto piano del tribunale, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice.

 


La ricostruzione


Stando a quanto emerso, l’aggressione sarebbe avvenuto dopo un banale litigio: la donna era andata in un’agenzia immobiliare del Piano per sbrigare delle pratiche. Avendo trovato qualche difficoltà, avrebbe chiamato in aiuto il marito che, una volta arrivato sul posto, se la sarebbe presa con moglie, tra insulti, minacce di morte e percosse. In un turbine d’ira, lui – secondo quanto denunciato dalla parte lesa – le avrebbe rotto la stampella sulla quale la donna si sorreggeva. La violenza è stata fermata dall’arrivo tempestivo delle Volanti della questura di Ancona, chiamate da alcuni passanti: hanno messo in sicurezza la vittima e poi hanno ammanettato il 43enne con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il processo proseguirà il prossimo 30 aprile.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico