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ANCONA - Dalle frazioni al centro scatta la nuova cura dell’asfalto. Tre lotti di lavori per strade sono già stati avviati, mentre per il quarto l’appalto è stato consegnato alla ditta che si è aggiudicata il bando. Un intervento complessivo da 3,3 milioni per 38 strade mentre la Giunta ha già delineato i primi due blocchi di 5 strade su cui intervenire con un budget di ulteriori 1,8 milioni.
Conti alla mano, considerando gli investimenti già compiuti e quelli programmati e/o da mettere in cantiere, schizzerà a oltre 30 milioni di euro la maxi spesa per gli asfalti sostenuta dalla giunta Mancinelli nell’arco degli ultimi 7 anni.
L’elenco
L’elenco dei lavori stradali (al capitolo “nuove opere”) è stato inserito nel Rendiconto della gestione 2021 portato all’attenzione del consiglio comunale (che ha approvato l’atto) dall’assessore al Bilancio Ida Simonella.
L’agenda
Nei giorni scorsi inoltre la Giunta ha approvato i primi lotti della programmazione 2022, passo indispensabile per poi accedere ai mutui e avviare le procedure di gara. Il lotto 1 con un budget di 900mila euro interesserà le vie Conca e Colombo, sottoposte ogni giorno al passaggio di migliaia di auto, camion e bus. Il lotto 2 dal valore di 900mila euro interesserà invece la Baraccola e in particolare un’ulteriore porzione di via Primo maggio (parte), le vie Scataglini e Schiavoni. «Accanto alle grandi opere di riqualificazione per le quali abbiano cercato di intercettare fondi ovunque - sottolinea l’assessore al Bilancio, Ida Simonella - continua il cospicuo intervento sulla priorità delle strade. Un settore dove non abbiamo mai smesso di investire anche a costo di una maggiore esposizione finanziaria compatibilmente con gli equilibri di bilancio». «Il criterio nella scelta delle strade dove intervenire - aveva sottolineato nelle settimane scorse Paolo Manarini, assessore ai Lavori pubblici - è sempre il solito: si fa un’analisi seria delle manutenzioni da compiere, calibrata sulle effettive esigenze delle arterie stradali. Si interviene non a macchia di leopardo, ma per tratti funzionali, selezionando le strade più ammalorate e soggette a flussi di traffico maggiori». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico