«Gitto e il sindaco Mancinelli criminali»: ex operaio finisce a processo

«Gitto e il sindaco Mancinelli criminali»: ex operaio finisce a processo
ANCONA  - «Non intendo più lavorare per dei criminali corrotti che hanno complottato contro di me. Parlo del mio datore di lavoro, Valeria Mancinelli, e del...

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ANCONA  - «Non intendo più lavorare per dei criminali corrotti che hanno complottato contro di me. Parlo del mio datore di lavoro, Valeria Mancinelli, e del presidente della mia azienda Antonio Gitto». Questo il tenore del post Facebook che è costato a un ex dipendente di Anconambiente un processo per diffamazione aggravata. Ieri, si è aperta l’istruttoria davanti al giudice Antonella Passalacqua.

 

L’ex operaio, 43enne difeso dall’avvocato Mirco Piersanti, ha chiesto di poter accedere a un percorso di messa alla prova che includa attività di volontariato. Il giudice ha rinviato il procedimento al 7 marzo per poter prendere in considerazione la richiesta. Gitto si è costituito parte civile, attraverso l’avvocato Michele Casali (in aula sostituto dal legale Susanna Biocca). Nessuna rivendicazione, dal punto di vista legale, per il sindaco Mancinelli. Il post era stato scritto dall’imputato sulla sua pagina personale nell’ottobre del 2018. 


Con il messaggio, l’ex operaio preannunciava le sue dimissioni: «Da domani il mio posto guadagnato legalmente con un concorso pubblico sarà libero per chi vorrà. Io non intendo più lavorare per i criminali corrotti». La polemica nei confronti del primo cittadino e del presidente dell’azienda di smaltimento rifiuti sarebbe partita da una recriminazione: stando a quanto ricostruito l’ex operaio sosteneva, senza però avere prove, di aver lavorato a un’opera di bonifica senza i dispositivi di protezione. Da lì, la scrittura del post social che gli è costato il processo per diffamazione aggravata. Nel caso la richiesta di messa alla prova dovesse essere avallata, e nel caso il percorso dovesse dare esito positivo, il procedimento verrà dichiarato estinto. In aula non era presente l’imputato: c’era solo il suo difensore. A rappresentare ieri mattina Gitto, l’avvocato Biocca.

 

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Corriere Adriatico