Andrea, 48 anni, vigile del fuoco, muore mentre va verso la stalla dei cavalli. Scoperta choc dell'amico del maneggio

Andrea Giachi
ANCONA -  «Papà, papà…». Cento volte pronunciato invano il nome più bello che un uomo possa avere sulle labbra di un figlio. Ma quel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA -  «Papà, papà…». Cento volte pronunciato invano il nome più bello che un uomo possa avere sulle labbra di un figlio. Ma quel padre così attento e premuroso, così forte e coraggioso, l’eroe che con la divisa indosso usciva per salvare la vita alle persone e combattere contro il fuoco, stavolta non rispondeva alle grida disperate di suo figlio.

 

E’ una tragedia che toglie il fiato quella consumata ieri nel primo pomeriggio e che ha strappato Andrea Giachi, 48 anni, padre, marito e pompiere, all’amore della sua famiglia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco di cui faceva orgogliosamente parte dal 1992 insieme al fratello Daniele e al padre. 


La tragedia, inspiegabile, ieri verso le 14 nell’area delle stalle dell’Agriturismo “L’Antigo Granaro”, in contrada San Luigi 108 di Gallignano, frazione di Ancona. Andrea Giachi, possente vigile del fuoco in servizio ad Ancona, libero dal servizio si era recato a trovare il titolare della struttura, suo amico. Si era diretto verso le stalle dove sono ricoverati i cavalli e non vedendolo tornare, dopo circa 5 minuti, il titolare è andato a controllare e lo ha trovato esanime a terra. Immediato l’allarme al 118 e mentre sul posto accorrevano i sanitari dell’automedica 118 di Ancona e l’ambulanza della Croce gialla di Agugliano, l’uomo ha tentato un disperato massaggio cardiaco. 


In quei concitati minuti, anche i sanitari hanno tentato di strappare Giachi alla morte. Cinquanta minuti di tecnica, di preghiere e di coraggio, ma è stato tutto inutile. Andrea non ha ripreso i sensi, tradito forse da un arresto cardiaco o da un’emorragia cerebrale. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. E mentre i sanitari erano costretti ad arrendersi, sul posto arrivavano i familiari e tantissimi amici. Scene strazianti di un dolore incontenibile, esploso in lacrime e rabbia. Inaccettabile quanto incomprensibile per chi lo amava, un distacco così improvviso. I sanitari hanno soccorso la famiglia con dei calmanti, intanto sono stati anche allertati i Carabinieri, intervenuti per accertare la tragedia. La notizia si è sparsa velocemente ad Ancona, dove Andrea viveva con la famiglia nella frazione di Candia e dove abita il fratello Daniele, anche lui Vigile del fuoco e noto cestista, con un importante trascorso nella Stamura basket (ne era stato anche il capitano per un lungo periodo) e ora militante nella Robur Osimo. 


Lo sport come seconda pelle per entrambi, solo che Andrea, tifosissimo rossonero fin da piccolo, anni fa si era dilettato a giocare a “calcio a 5” a un discreto livello. Una vita sana, dinamica, un fisico robusto e continui controlli rendono impossibile ora accettare questa tragedia. Sotto choc la moglie Mina e il figlio Christian, che guardava al suo forte papà come a un eroe, immaginando chissà di essere un domani anche lui un vigile del fuoco come il padre, lo zio e il nonno Sergio ora in pensione. Nella famiglia Giachi quella divisa, l’elmo e i guanti dei vigili del fuoco sono stati indossati per generazioni con orgoglio, senso del dovere e dedizione. Oggi, anche la grande famiglia che è il Corpo Nazionale formato da uomini coraggiosi, mariti e padri, è in lutto. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Torrette per gli accertamenti anatomopatologici. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico