Il virus non dà tregua, l'ospedale di Torrette si trasforma: raddoppiano i posti di terapia intensiva

Il Pronto soccorso di Torrette
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ANCONA - Si trasforma ancora l’ospedale di Torrette. Una continua e inesorabile metamorfosi per far fronte all’emergenza pandemica. L’ultima manovra, che comporterà tagli al Lancisi e all’area cardiologica, oltre che al Blocco operatorio, avrà effetti meno impattanti, ma comunque significativi, rispetto alla prima ondata del Covid di un anno fa. L’azienda ospedaliera, obtorto collo, rinuncerà a una ventina di posti tra la Cardiologia (4), la Cardiochirurgia (6 ordinari) e la Clinica Ematologica (2), oltre alla Pneumologia (7) per garantire spazi e risorse ai malati di Covid. 

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Due le direttrici. Da un lato, l’ampliamento delle terapie intensive: 6 posti in più sono stati allestiti nelle sale operatorie 15, 16 e 17, dopo i 4 già attivati in fretta e furia nello scorso weekend e i 10 nati dalla riconversione della Divisione di Anestesia e Rianimazione. In meno di un mese Torrette ha raddoppiato la terapia intensiva, passando da 19 a 38 letti, inclusi quelli della Clinica di Rianimazione. Dall’altro, entro il fine settimana verranno allestiti 6 posti di terapia semintensiva nel reparto Cov4 al quinto piano, diretto dal dottor Michele Maria Luchetti, che potrebbero essere estesi a 12 in caso di necessità, oltre ai 36 ordinari. 


«È in corso una trasformazione dell’ospedale in aree Covid sia di intensiva, sia di semintensiva, sia di aree di degenza ordinaria, in modo da far fronte all’onda montante dei contagi», ha spiegato Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti, a margine della conferenza di presentazione della maxi Tac assemblata all’esterno del pronto soccorso -. Sabato notte, quando davanti all’ospedale stazionavano quattro ambulanze in attesa di scaricare pazienti Covid, siamo riusciti ad aprire in tempi record in una sala operatoria 4 postazioni flessibili per la terapia intensiva e per quella in ventilazione non invasiva. Ora arriviamo ad avere tre sale del Blocco operatorio dedicate ai pazienti contagiati per un totale di 10 posti letto aggiuntivi».

Ma la rivoluzione riguarderà anche il quinto piano. «Abbiamo rivisitato il Cov4 - ha precisato Caporossi - in modo da ricavare dai 6 ai 12 posti di terapia semintensiva, per i quali c’era carenza in questa fase». Quanto alle file di ambulanze registrate nei giorni scorsi davanti al pronto soccorso, il dg ha sottolineato che «non sono mai esistite rotture di carico tra l’azienda ospedaliera, l’Asur e il 118, rimaste sempre in collegamento stretto, con un sistema di coordinamento più collaudato». E i tagli al Lancisi e all’attività chirurgica? «La compressione è meno impattante rispetto a un anno fa, anche se attualmente le sedute operatorie si sono ridotte del 13-15%».

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Corriere Adriatico