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ANCONA - L’ultima bravata? Il lancio di bottiglie dalla finestra. I protagonisti? Sempre loro: ragazzi su di giri per colpa dell’alcol. La location? Piazza del Papa, ça va sans dire. Ci risiamo. La movida molesta lascia di nuovo il segno. Sono dovuti intervenire i carabinieri (e pure un’ambulanza, ma per fortuna non ci sono stati feriti) l’altra notte per rintracciare un gruppo di studenti stranieri che avevano organizzato un party a domicilio, con i drink immancabili protagonisti.
A un certo punto - erano le 3 passate - alcuni residenti, che non riuscivano a chiudere occhio per gli schiamazzi, hanno avvertito il 112 sentendo il rumore di oggetti e bottiglie lanciate dalla finestra. In piazza del Papa sono intervenuti i carabinieri, accompagnati da un mezzo del 118 poi rientrato vuoto all’ospedale. Ma al loro arrivo, gli universitari avevano già smesso di fare baldoria e alla fine non sono stati presi provvedimenti.
«Purtroppo una minoranza continua a rovinare la tranquillità dei residenti e il lavoro degli operatori: anche noi siamo favorevoli ad agire in giudizio e costituirci parte civile contro chi deturpa la piazza e ne rovina l’immagine» dice l’avvocato Renato Acqua Era, esponente del Comitato dei residenti del centro storico e di piazza del Papa. «L’unica soluzione è intensificare i controlli delle forze dell’ordine - aggiunge -: serve un presidio fisso anche oltre la mezzanotte, visto che incidenti e liti avvengono solitamente dall’una in poi». Il Comitato si accoda così agli operatori di piazza del Papa che, stanchi di dover fare i conti con giovani violenti e ubriachi che spesso nemmeno si servono nei loro locali ma arrivano già muniti di alcolici, stanno valutando azioni legali per tutelare le proprie attività. Un’iniziativa che ha ricevuto il plauso del sindaco Valeria Mancinelli e che ora riceve il benestare del prefetto.
«L’azione di parte civile da parte degli operatori, nell’ambito di eventuali processi, è legittima e giustificatissima - sostiene il dottor Darco Pellos -. Certi comportamenti non sono più tollerabili: penso al giovane che qualche giorno fa ha addirittura aggredito gli agenti di polizia. Deve passare un messaggio chiaro: questa non è una città in cui si possono assumere atteggiamenti illeciti, non c’è spazio per l’impunità».
Il concetto è corroborato dai dati stilati dalla prefettura: negli ultimi sei mesi sono stati emessi 39 Daspo urbani, 95 Fogli di via e 55 Avvisi orali.
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Corriere Adriatico