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ANCONA «Mi hanno inseguito per poi chiudermi a morsa. Quando ho preso il cellulare per chiamare la polizia, me lo hanno strappato dalle mani per buttarmelo a terra. Sono stato circondato e picchiato». Il racconto choc è quello che in tribunale aveva fatto risuonare un 51enne anconetano, vittima del pestaggio iniziato in piazza del Papa e poi proseguito in via Matteotti la notte del 18 luglio del 2021. Era andato al pronto soccorso con le ossa nasali fratturate. Il giorno dopo si sarebbe sposata la sorella.
I due filoni
Per la violenza si sono aperti due procedimenti: uno al tribunale ordinario, dove sono imputati due ragazzi 20enni per lesioni e danneggiamento.
La ricostruzione
Era stato il 51enne, in una delle passate udienze, a raccontare quanto accaduto quella notte. «Mentre ero seduto in un tavolo di piazza del Papa, ho sentito un gran chiasso e mi sono alzato per capire a cosa fosse dovuto» aveva detto. Si era così diretto nella vicina via Bonda: «C’era un gruppo di ragazzi, a cui ho detto di calmarsi perché altrimenti avrei chiamato la polizia». Forse stavano provando a rubare una bici. In quel frangente, le strade del 51enne e dei ragazzi si erano separate. In un secondo momento c’era stato il secondo round. Per l’accusa, il branco aveva strappato dalle mani il cellulare del 51enne, lanciandolo sul marciapiede, poi c’era stato il pestaggio, con la frattura delle ossa nasali. Un pugno aveva spaccato gli occhiali da vista della vittima. La denuncia era stata sporta agli agenti della Squadra Mobile: nel giro di pochi giorni i presunti responsabili erano stati individuati.
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