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ANCONA - L’attracco è garantito. Il trasporto dei passeggeri fino ai terminal, invece, è ancora un’incognita. La nave da crociera Msc Splendida farà il suo trionfale ingresso nel porto di Ancona il 13 giugno - per una stagione estiva che prevede 15 toccate - ma essendo lunga 333 metri, non potrà raggiungere le banchine in cui di solito calano l’ancora traghetti o imbarcazioni di portata inferiore. Uno spazio troppo piccolo che richiederebbe manovre particolari e condizioni marine ottimali.
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Per questa ragione, imbarco e sbarco avverranno nella banchina 26 - quella che ospita anche i container, per capirci, ma essendo le toccate domenicali, non si sovrappongono all’attività ordinaria - dove non ci sono terminal, collocati invece sulle banchine 13 e 14 che però sono al capo opposto del porto.
Il Comune ha dunque bussato alla porta di Palazzo Raffaello e la Regione sarebbe propensa a tendere la mano, ma è in corso l’istruttoria per valutare la consistenza finanziaria dell’operazione. «Ci stiamo confrontando con Atma per verificare la disponibilità di pullman con determinate caratteristiche che rispondano alle normative sul distanziamento - fa sapere Simonella - ma quest’anno le prenotazioni saranno last minute ed è difficilissimo stimare quante persone arriveranno. Inoltre, Msc crea una sorta di “bolla anti-Covid” per i suoi passeggeri, che vengono costantemente monitorati, anche quando scendono dalla nave». Ciò significa che non potranno muoversi liberamente per la città e, anche per le escursioni, dovranno essere garantiti bus che li portino fino a destinazione. Servizio che dovrebbe prendere in carico Conerobus come negli scorsi anni.
«La cosa più importante è che Msc abbia mantenuto la continuità nei rapporti con lo scalo di Ancona, anche in questo periodo difficile», puntualizza l’assessora. Ma il nodo del trasporto interno al golfo resta e deve essere risolto in tempi brevi. Un obiettivo talmente importante da vedere nella stessa metà campo Regione e Comune, in un clima di collaborazione che scavalca le profonde differenze di visione sul porto di due enti su cui sventolano bandiere politiche molto diverse. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico