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ANCONA - Profondo cordoglio in città per la scomparsa di Alba Paolini Spadavecchia, figura storica del commercio anconetano. Alba era nata a Cingoli il 29 ottobre del 1940 ma ben presto, 8 anni dopo, si era trasferita ad Ancona con la famiglia. Nel 1954 aveva iniziato a lavorare come commessa nello storico negozio cittadino “Regalobello”, in piazza Cavour. Nel 1982 sposa il suo titolare, Renzo Spadavecchia, già concessionario dell’Algida, diventando per anni l’anima, assieme ad altri colleghi, del commercio ad Ancona. Combattiva, innovatrice, creativa, sempre sorridente e propositiva, in difesa degli interessi soprattutto dei commercianti medio piccoli.
Il simbolo
“Regalobello” è stato, per un’intera generazione, un punto di riferimento dei giovani anconetani, e non solo, sia per i suoi meravigliosi giocattoli che per i vestiti alla moda.
Alba aveva uno spirito forte e battagliero, spendendosi con determinazione in difesa delle realtà medio piccole del commercio anconetano. «Mi ritiro perché ho una certa età - aveva spiegato al Corriere Adriatico – e perché la crisi non aiuta ed i costi di gestione sono troppo elevati ed ormai le piccole attività sono destinate a morire. Ho fatto della mia passione una professione e ne sono molto soddisfatta. L’affetto e la stima della gente – aveva ancora detto - mi hanno sempre riempito il cuore. Oggi, purtroppo, la gente non guarda più alla qualità ma solo il prezzo. Una volta il cliente si fermava davanti alle vetrine e sognava. Oggi invece la merce in vendita è tutta eguale. Inoltre non vale tenere aperta un’attività ad Ancona, una città invivibile e senza parcheggi – la sua denuncia -. Per 30 anni sono stata delegata Confcommercio perché sognavo una città diversa ed ho lottato per questo». Il funerale di Alba Paolini, che non aveva figli, si svolgerà questa mattina, alle 10, nella chiesa di Santa Maria dei Servi.
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