ANCONA - Tempi difficili per le mamme che viaggiano con bimbi piccoli sui bus cittadini. Dopo il caso della profuga presa a male parole da altri passeggeri perché si era...
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Litiga con il fratello e lo accoltella, un 23enne ferito all’avambraccio
La mamma, straniera, viaggiava con la piccola sul bus della linea 1/4 - l’affollatissima circolare che fa la spola tra il Passetto e Tavernelle - quando in via Marconi è stata rapinata della borsetta con soldi e documenti da un uomo che l’avrebbe minacciata con un coltello, senza farsi scrupolo del fatto che la donna era in compagnia di una bimba così piccola. Le indagini sulla rapina, avvenuta intorno a mezzogiorno, si sono concluse nel giro di una settimana.
Sabato mattina gli investigatori della Squadra mobile di Ancona, diretta dal dottor Carlo Pinto, hanno fermato nella zona del Piano il presunto autore del colpo sul mezzo di Conerobus, uno straniero di 59 anni, di origini nordafricane, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria come persona gravemente indiziata del reato di rapina aggravata dall’uso del coltello.
L’uomo ora si trova recluso nel carcere di Montacuto in attesa che il gip decida (entro domani) sulla richiesta di convalida del fermo avanzata dalla Procura, che ha coordinato l’indagine della Mobile. Per risalire al responsabile, gli investigatori avevano chiesto a Conerobus di verificare se ci fossero immagini della videosorveglianza utili alle indagini, ma le spycam stavolta non sono state d’aiuto.
«Abbiamo telecamere a bordo solo sugli autobus nuovi - spiegava ieri il presidente di Conerobus Muzio Papaveri - e le immagini restano in memoria solo per alcuni giorni». La necessità di potenziare la videosorveglianza sui bus urbani e vicino alle fermate era stata espressa nel gennaio scorso dal consiglio comunale, approvando in una delle sedute dedicate alla sicurezza in città una mozione presentata dalla Lega e poi ritoccata con una serie di emendamenti proposti dal capogruppo del Pd Michele Fanesi. La mozione, nella sua stesura finale, impegna l’amministrazione comunale «ad intervenire con sistemi di videosorveglianza sui mezzi di trasporto pubblico di linea urbana ed, eventualmente, presso le fermate dei mezzi, gradualmente e su base prioritaria». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico