Ancona, lite per il gatto scomparso «I nostri vicini vogliono mangiarlo»

Lite tra famiglie
ANCONA - Rissa sfiorata l’altra sera in un condominio nella zona degli Archi tra una famiglia romena e una bengalese. Ad innescare il diverbio un gatto: il sospetto è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Rissa sfiorata l’altra sera in un condominio nella zona degli Archi tra una famiglia romena e una bengalese. Ad innescare il diverbio un gatto: il sospetto è che fosse destinato a finire al forno, anche perché negli ultimi sei mesi nel condominio ne sono spariti tre. E nel mirino è finita la comunità del Bangladesh anche perché gli ultimi avvistamenti degli animaletti erano proprio sul balcone di proprietà degli orientali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso l’altra sera quando una famiglia romena sempre residente al piano terra ha iniziato a cercare il proprio gatto sparito dalla circolazione. Avviate le ricerche, si sono accorti che dal balcone incriminato provenivano dei miagolii: era proprio il gatto sparito dalla circolazione. Dopo aver scavalcato il parapetto, uno dei romeni è riuscito a liberare il gatto che era chiuso in una gabbia, avvolta in una coperta. Approfittando dell’assenza dei padroni di casa, il micio è stato così liberato. Il diverbio piuttosto acceso è scoppiato nel momento in cui gli asiatici hanno fatto ritorno al proprio domicilio poco prima dell’ora di cena. Ad attenderli sulla porta di casa i proprietari del gatto assieme ad altri condomini. 
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico