Ancona, le tolgono i figli e fa un sit-in abusivo: mamma sferra gomitate agli agenti

Ancona, le tolgono i figli e fa un sit-in abusivo: mamma sferra gomitate agli agenti
ANCONA La disperazione declinata in violenza. L’angoscia di una mamma - a cui sono stati sottratti i tre figli su disposizione dei giudici - sfociata in un’aggressione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA La disperazione declinata in violenza. L’angoscia di una mamma - a cui sono stati sottratti i tre figli su disposizione dei giudici - sfociata in un’aggressione ai poliziotti. Insulti, sputi, gomitate, morsi: la donna, una 35enne cubana, era una furia quando gli agenti sono intervenuti mercoledì mattina in piazza Roma per allontanarla. Aveva organizzato una manifestazione di protesta per riavere i suoi bambini, non autorizzata dalla Questura dorica.

 

Il provvedimento

Nei confronti della giovane mamma, infatti, era stato emesso tempo fa un divieto di avvicinamento al Tribunale dei Minori e alla giudice che in più di un’occasione aveva minacciato di morte (così come le due assistenti sociali), ritenendola responsabile dell’allontanamento dei suoi figli, dovuto a precedenti condotte in famiglia e ai problemi della donna. Mercoledì aveva preparato cartelli e megafono ed era pronta a incatenarsi in pieno centro per rendere noto a tutti la sua disperazione e chiedere di essere ascoltata dall’autorità giudiziaria. Ma ha scelto il posto sbagliato perché in linea d’aria piazza Roma è a meno di 500 metri di distanza dal Tribunale dei Minori, a lei interdetto. Così sono intervenuti i poliziotti, dopo che la Questura, a cui si era rivolta anticipatamente, le aveva respinto il permesso di poter manifestare in quel luogo.

La violenza

Quando si è vista circondata dagli agenti che le hanno chiesto i documenti, invitandola a desistere dalla protesta e ad allontanarsi dalla piazza, la 35enne ha perso la testa. Ha reagito in modo violento contro i poliziotti che provavano a convincerla a salire nell’auto di servizio. Non voleva in alcun modo rinunciare al suo sit-in. Davanti a decine di persone si è messa a gridare, puntando i piedi. La disperazione è degradata in aggressione quando si è spenta la luce della ragione. Ha sferrato calci e pugni, mentre veniva caricata in auto. E anche in questura ha continuato a dare in escandescenze. Due poliziotti, un uomo e una donna, hanno avuto la peggio: hanno ricevuto delle gomitate, oltre agli sputi in faccia. Entrambi hanno dovuto farsi medicare al pronto soccorso di Torrette, da cui sono usciti con prognosi lievi. Un terzo agente ha ricevuto un morso alla mano, che però era protetta da un guanto, dunque non ha avuto bisogno di ricorrere alle cure dell’ospedale. Nei confronti della donna, assistita dall’avvocato Fabrizio Del Gobbo, è scattato l’arresto, che ieri è stato convalidato: il giudice Matteo Di Battista ha deciso di rimetterla in libertà con l’obbligo quotidiano di firma, rinnovandole l’obbligo a mantenersi a debita distanza dai palazzi di giustizia.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico