ANCONA - «Non volevo uccidere, volevo solo un chiarimento con i genitori della mia ragazza: ma il padre ha avuto un atteggiamento aggressivo, mi è venuto addosso, e io ho...
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Antonio Tagliata, il 18enne che ha ucciso la madre della fidanzata e ferito gravemente il padre, si sarebbe difeso durante l'interrogatorio. A riferire le parole di Tagliata è l'avvocato difensore, Luca Bartolini, secondo il quale il giovane si sarebbe assunto la responsabilità della sparatoria e avrebbe avuto intenzione di costituirsi subito dopo. Fabio Giacconi, il padre della 16enne, avrebbe avuto un atteggiamento «aggressivo, sprezzante, offensivo», ha detto il ragazzo.
«Ha attaccato me e la mia famiglia - ha continuato - mi ha detto vi mando in galera. Non ho capito più niente e ho fatto fuoco». Secondo il legale, il giovane non ricorda neppure di aver esploso dei colpi di calibro 9 anche verso la madre della ragazza, Roberta Pierini, uccisa sul colpo. «Tenevano segregata in casa la mia fidanzata - ha detto ancora - io ero andato lì solo per parlare, per chiarire le cose».
Tagliata e la ragazzina sarebbero poi fuggiti dall'appartamento di Via Crivelli a piedi, e non in motorino, come si era appreso in un primo momento. Sono andati in autobus fino alla stazione di Falconara Marittima, e da lì il ragazzo ha telefonato ai genitori, che nel frattempo si erano recati alla caserma dei carabinieri, ed avrebbe detto «mandate qualcuno a prendermi».
L'intenzione insomma era quella di costituirsi.
Corriere Adriatico