ANCONA - Per 24 ore quel corpo appeso a una quercia è rimasto senza un nome. Il giallo è stato svelato ieri pomeriggio, quando una donna si è presentata in...
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Il morto è un operaio anconetano di 56 anni (S.F. le sue iniziali), residente a Brecce Bianche, diversi lavori saltuari alle spalle, che non ha retto al peso della vita.
Domenica dopo pranzo, mentre tutti erano al mare, dilaniato dalla disperazione, ha deciso di uscire di casa e percorrere la strada che da Passo Varano sale verso Camerano. Forse ci è arrivato in autobus oppure a piedi, ma di sicuro non ha preso la macchina, altrimenti sarebbe stato molto più facile risalire alla sua identità tramite l’assicurazione. Con sé, infatti, non aveva documenti, ma solo uno zaino con alcuni effetti personali e una corda. Si è addentrato nella boscaglia e con drammatica lucidità si è arrampicato per alcuni metri su una quercia e si è impiccato a un ramo. A dare l’allarme è stato un passante che ha notato la terribile scena della sagoma penzolante. Quando i soccorritori del 118 sono sopraggiunti, attorno alle 15,30, ormai non c’era più niente da fare. La polizia ha avviato le ricerche, complicate: nessun documento, nessun biglietto. Ieri pomeriggio la verità. Una donna ha confermato che purtroppo si trattava del suo ex marito, da cui si è recentemente separata. Un padre disperato, così distrutto dal dolore da arrivare a togliersi la vita nel modo più drammatico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico