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ANCONA - Il decreto del Consiglio dei ministri prevede che a partire dal 15 ottobre fino al 31 dicembre le disposizioni su Green-pass e rafforzamento del sistema di screening, già previste per i lavoratori di alcuni settori, siano estese a chiunque svolga attività lavorativa nel settore pubblico e privato, di formazione o di volontariato anche sulla base di contratti esterni.
Un provvedimento che chiama in causa il mondo del volontariato e una fetta importante di volontari è impiegato nell’ambito del trasporto sanitario, 118 compreso.
Al momento nell’ambito regionale non ci sono criticità». Le pubbliche assistenze si dovranno organizzare, soprattutto i primi giorni e in particolare quelle più grandi come la Croce Gialla di Ancona come specifica Sauro Giovagnoli responsabile di sede: «Volontari e dipendenti sono tutti vaccinati, noi abbiamo altre figure che dovremo controllare come i ragazzi del servizio civile, quelli dei lavori socialmente utili, gli studenti del progetto scuola lavoro. Ci stiamo organizzando per i controlli, nel frattempo abbiamo iniziato ad informare i vari referenti di queste figure che dal 15 di ottobre il Green pass sarà obbligatorio per entrare in sede e salire sui nostri mezzi».
Situazione sotto controllo anche alla Croce Gialla di Chiaravalle, altra associazione ben radicata nel territorio. Il presidente Francesco Pellegrini: «Dei circa 90 volontari che frequentano in maniera assidua la sede e fanno servizio attivo tutti hanno la copertura vaccinale, fatta eccezione per un paio di elementi che in questi mesi per coprire i turni si sottoposti a tampone. Problemi in tal senso non li abbiamo, se qualcuno è senza Green pass dovrà presentare un tampone con tanto di certificazione per poter entrare nei locali dell’associazione».
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Corriere Adriatico