Ancona, furto d'orologio e spy story Vola dall'America per riprenderlo

La spy story ripercorsa in tribunale
ANCONA - Una notte in un hotel extralusso di Montecarlo, una ladra che riesce a mettere le mani su un orologio del valore di quasi centomila euro, il ritrovamento del prezioso su...

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ANCONA - Una notte in un hotel extralusso di Montecarlo, una ladra che riesce a mettere le mani su un orologio del valore di quasi centomila euro, il ritrovamento del prezioso su un sito internet da parte del legittimo proprietario e un volo da Los Angeles per recuperarlo nell’Anconetano, a Senigallia. Sembrano gli ingredienti per una pellicola di spionaggio, è la trama della vicenda che è sbarcata in tribunale ad Ancona. 

LProtagonista, il 48enne russo Arsen Kevorkoff, titolare di una società di consulenza per le agenzie governative di tutto il mondo e residente con la famiglia a Beverly Hills. Era stato lui, nell’agosto 2014, a subire il furto del suo Ulysse Nardin, modello Hourstricker, un orologio di cui esiste in tutto il mondo un centinaio di esemplari. Il gioiello era stato ritrovato dalla Squadra Mobile di Ancona nel marzo 2015 in un negozio della città della spiaggia di velluto che commercia preziosi. Era stato proprio Kevorkoff a localizzare il suo Nardin dopo una serie estenuante di ricerche online. Per riabbracciare il gioiello non aveva esitato a volare dalla California nelle Marche. Ieri l’uomo, assistito dall’avvocato Laura Versace, ha testimoniato al processo che vede imputato per incauto acquisto il rivenditore di gioielli, un 40enne senigalliese che era venuto in possesso del Nardin, ignorando fosse il provento del blitz di un’abile ladra per cui c’è una procedimento parallelo a quello che si è discusso ieri. Sarebbe stata proprio lei a venderglielo per 18 mila euro.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico