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ANCONA Un insospettabile dalla vita routinaria, con un orribile segreto svelato dai carabinieri. Un dipendente comunale di 60 anni è stato arrestato con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Accusa che l’ha portato ora agli arresti domiciliari, ma che dovrà essere provata nelle opportune sedi giudiziarie.
Le ipotesi
A seguito di una lunga indagine intrapresa dai carabinieri di Ancona, il 60enne è stato trovato in possesso di centinaia di file espliciti, video e immagini che ritraggono minori. Oltre all’orrore dei contenuti che il dipendente comunale conservava nel suo computer, fa rabbrividire il fatto che, per motivi di lavoro, si è spesso trovato a contatto con ragazzi molto giovani.
Le cartelle horror
Un Dr Jekyll e Mr Hyde della porta accanto. Da sempre nell’ambito sportivo anconetano e in mezzo ai giovani. Un uomo dal fare pacato, niente vizi, all’apparenza. Nessuna stranezza che avesse potuto far sospettare quello che invece gli inquirenti hanno rilevato. Ora le indagini proseguono scavando nelle cartelle del pc, nei messaggi telefonici e nelle varie ricerche che il dipendente comunale ha effettuato attraverso il web. Da quanto potrà essere trovato nel telefono cellulare sarà possibile verificare se il 60enne abbia fatto girare il materiale di cui è stato trovato in possesso.
Lo scenario
Ma a poter aggravare ulteriormente la sua posizione l’incognita della produzione di video o foto pedopornografiche. Questa parte dell’indagine, nel caso fosse accertata la realizzazione in proprio di materiale, potrebbe cambiare completamente lo scenario dell’accusa. Molto probabilmente si andrà a verificare anche se l’uomo, vista la presenza all’interno degli impianti sportivi, abbia mai avuto atteggiamenti espliciti nei confronti dei giovani atleti. Dunque un’indagine complessa e molto delicata che parte da lontano e viene condotta su più fronti. La notizia dell’arresto è cominciata a circolare anche negli stessi ambienti sportivi anconetani dove l’uomo lavorava.
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