Ancona, equipaggio di stamurini salva due tartarughe impigliate

Ancona, equipaggio di stamurini salva due tartarughe impigliate
ANCONA - Hanno salvato la vita a due tartarughe rimaste intrecciate in una rete. Il bel gesto è stato compiuto...

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ANCONA - Hanno salvato la vita a due tartarughe rimaste intrecciate in una rete.






Il bel gesto è stato compiuto dall’equipaggio di Oasi 3, una arca a vela di 14 metri di Luigi Lanari, socio della Sef Stamura che era in vacanza nel mar Ionio insieme alla moglie, all’ing. Francesco Baldassarri, la dott.ssa Paola Bichi Secchi, direttore di Confindustria Marche e alla dott.ssa Lucia Coppi, medico veterinario.



Il 13 agosto scorso, al largo di Zante, hanno notato due grosse tartarughe rimaste incagliate in un filo da pesca che le teneva ancorate al fondo. Subito l’equipaggio si è attivato per salvarle.



“Tagliato il filo di nylon - riferisce l’avv. Donatella Montanari, presidente della Sef Stamura - è iniziata l’operazione di separazione dei due rettili intrecciati tra loro da innumerevoli volte di filo attorno ad arti e collo. Una delle due tartatughe era ferita alla zampa destra. L’altra, avendo il filo attorno al collo, riusciva con difficoltà a portare la testa fuori dall’acqua per respirare”.



Dopo molti minuti di lavoro, col rischio di essere morsi dagli animali, la prima tartaruga è stata liberata. Poi l’attenzione è stata dedicata dalla dott.ssa Coppi alla tartaruga ferita di oltre 50 chili che, tagliati tutti i fili, è stata caricata a bordo della barca per essere condotta al centro di tutela delle tartarughe marine sull’isola di Zante. La tartaruga, in onore all’imbarcazione, è stata chiamata Oasi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico