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ANCONA - Omicidio Renata Rapposelli: depositati i ricorsi per spostare il processo in appello. Entrambi gli imputati, Giuseppe e il figlio Simone Santoleri, hanno deciso di impugnare la sentenza di condanna emessa lo scorso settembre dalla Corte d’Assise del tribunale di Teramo.
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A Giuseppe, ex marito della pittrice 63enne che viveva ad Ancona, i giudici hanno inflitto una pena di 24 anni di reclusione.
A marzo 2018, su ordine della procura dorica che inizialmente coordinava le indagini, c’era stato il duplice arresto dei Santoleri. Il 46enne figlio di Renata è stato riconosciuto dai giudici come «l’autore materiale principale dell’omicidio» è stato scritto nelle motivazioni del verdetto. Il 70enne Giuseppe avrebbe assecondato sempre le scelte del figlio perché «remissivo e succube». Stando ai giudici, l’ex marito della vittima ha aderito in toto «alla condotta criminosa posta in essere dal coimputato». Il ricorso di Simone punta sull’assoluzione dalle accuse di omicidio e soppressione di cadavere. In subordine è stata chiesta la riqualificazione del fatto in occultamento. Il processo d’appello si terrà all’Aquila.
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Corriere Adriatico