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ANCONA - Il Covid ha stravolto il “rito” del consiglio comunale. Nuova sede e nuova modalità, attivata dopo due mesi di stop per lockdown. Ma la politica è andata avanti e alla fine è riuscita a portare a termine 28 riunioni (compresa quella di inizio anno) mentre la prossima, fissata per giovedì, vedrà la staffetta tra l’attuale presidente Susanna Dini (Pd) e il candidato Tommaso Sanna (Azione) su cui è stata trovata l’intesa tra i democrat e le altre forze di coalizione. Da Statuto infatti a metà mandato c’è la votazione del presidente (e vice) del consiglio comunale. E alla vigilia del passaggio del testimone, la Dini ha presentato il consuntivo dell’attività dei primi 30 mesi dell’aula.
Da luglio 2018 si sono svolte 74 sedute del Consiglio Comunale ordinario, 311 commissioni consiliari e 79 conferenze dei capigruppo. Nell’arco di 30 mesi sono state presentate dai consiglieri 1.058 interrogazioni urgenti di cui 710 discusse in aula.
Il Covid ha imposto anche nuove modalità per le riunioni. Dopo il black out di marzo e aprile, in coincidenza con il lockdown, il Consiglio si è attrezzato per garantire la prima (storica) sedute online. A cui si è aggiunta la modalità mista (via Zoom e in presenza) ma in una nuova sede (la terza in tre anni), ovvero l’auditorium della Mole. Infatti in precedenza, a causa dell’infortunio sul lavoro durante un intervento sul tetto di Palazzo degli Anziani, il Consiglio aveva trasferito le riunioni nella sala di Palazzo del Popolo in piazza XXIV Maggio. Sede non idonea per rispettare le distanze e le altre normative anti-Covid, con trasloco alla Mole. Auditorium del Lazzaretto dove i consiglieri torneranno giovedì in occasione dell’elezione del presidente vista la necessità di garantire il voto segreto ai 32 consiglieri.
«Ringrazio gli uffici per il supporto fino ad ora dimostrato – prosegue Susanna Dini - Sono soddisfatta del lavoro svolto in questi primi due anni e mezzo di mandato. Ho lavorato affinchè il Consiglio Comunale, massimo organo rappresentativo della comunità locale, fosse il luogo di incontro delle istanze, con un confronto serio e costruttivo dove si è ragionato insieme, seppur con differenti punti di vista, sul futuro della nostra città. Non solo. In questi due anni e mezzo, fra le tante iniziative deliberate dal Consiglio comunale e portate a compimento, vi è anche quella con la quale siamo anche rientrati a far parte del Coordinamento degli Enti Locali per la pace. Sono consapevole – conclude Susanna Dini - che molto resta ancora da fare ma sono certa che sapremo insieme agire in maniera fattiva per dare ad Ancona concrete risposte. Infine voglio ringraziare tutti, consiglieri e dipendenti dell’Amministrazione, che hanno lavorato per garantire un corretto svolgimento dell’attività della civica assise». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico