Il conto della Tassa rifiuti è di 21,3 milioni. Le nuove tariffe contestate dalla minoranza

Il conto della Tassa rifiuti è di 21,3 milioni. Le nuove tariffe contestate dalla minoranza
ANCONA - La Tari presenta un conto da 21,3 milioni da suddividere tra famiglie e attività commerciali. Oggi andrà pagata la prima rata con i bollettini già...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - La Tari presenta un conto da 21,3 milioni da suddividere tra famiglie e attività commerciali. Oggi andrà pagata la prima rata con i bollettini già inviati da Ancona Entrate mentre il saldo andrà effettuato il 3 dicembre. E in quell’occasione entreranno in vigore i nuovi calcoli (che prevede un aumento tra il 5-6%) sulla base del regolamento votato ieri dal consiglio comunale (approvato con i soli voti della maggioranza).



LEGGI ANCHE:

Famiglie e negozi chiusi per lockdown: previsti sconti sulla Tari per 1,2 milioni
 

Un conguaglio che, soprattutto per le aziende, sarà in parte attenuato dalle agevolazioni decise ieri dall’aula. Un pacchetto di 800mila euro di aiuti suddiviso tra le varie categorie non domestiche chiuse fino a 55 giorni per effetto del lockdown. La delibera Tari è stata contestata ieri dalla minoranza che, pur riconoscendo la bontà degli incentivi alle imprese e negozi, ha sottolineato come «le famiglie siano ancora gravate da una tassa che risulta tra le più alte», con «un servizio non sempre efficace ed effciiente» e una manovra di sgravi che «non ha comunque tenuto conto dei liberi professionisti».


Per la Cna «l’effetto del taglio della Tari per i giorni di lockdown alle imprese viene in parte annullato dagli aumenti delle singole tariffe delle varie categorie, composta da quota fissa e quota variabile». «E’ difficile spiegare ad una piccola pizzeria al taglio perché deve pagare una tariffa di quasi 20 euro a mq solo perché si ritiene che lavori molto umido – commenta Andrea Cantori, segretario Cna Ancona – Sempre più vi è l’esigenza che le problematiche aperte da anni sul gestore unico e sul trattamento dell’umido siano risolte, nella speranza che questo porti ad una migliore gestione del rifiuto, con costi più bassi e quindi con una diminuzione delle tariffe per le utenze non domestiche. Oltre a questo - conclude Cantori - occorrerebbe una revisione a livello nazionale della legge che istituisce queste tariffe per dare più margine di autonomia ai comuni, creando un vero federalismo fiscale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico