I professionisti dei furti trovano casa in carcere

La conferenza stampa con il questore Oreste Capocasa
ANCONA - "Radio carcere funziona bene, questo doppio arresto è un messaggio che mandiamo: li abbiamo presi subito dopo i furti". Potranno sintonizzarsi sulle frequenze di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - "Radio carcere funziona bene, questo doppio arresto è un messaggio che mandiamo: li abbiamo presi subito dopo i furti". Potranno sintonizzarsi sulle frequenze di Montacuto i due topi di appartamento catturati dalla Mobile con cacciavite e piede di porco ancora caldi. Il giudice ha convalidato l'arresto e ha disposto la misura cautelare in carcere. Viene facile partire dalla soddisfazione del nuovo questore Oreste Capocasa nel dar conto della brillante operazione della polizia che ha permesso di sgominare un pezzo di una gang specializzata nei colpi in casa. "Staneremo le bande dei furti", aveva avvertito lunedì il dottor Capocasa al suo insediamento in questura ad Ancona.


Due giorni dopo il pugno di ferro produce subito frutti e fa scattare le manette ai polsi di due pericolosi banditi, e soprattutto spalanca loro le porte del carcere. "E' un risultato importante, per i cittadini e per la polizia", continua il questore. Che riprende un altro concetto a lui caro, pure questo declinato a tempo di record nel doppio arresto. "Fondamentale la sinergia tra attività preventiva e quella investigativa che permette di raggiungere questi obiettivi”. Anche qui, detto fatto. Ci sono proprio i dati raccolti dal lavoro di controllo e identificazione tutti i giorni dalla squadra Volanti all'origine del blitz con cui i poliziotti della Mobile hanno pedinato per ore e poi colto sul fatto i due ladri.

Sapevano che sarebbero arrivati in città a bordo di una Mazda con targa spagnola e mercoledì mattina hanno cominciato un'attività di appostamento senza sosta. Dall'alba al tramonto, incollati a quelle ombre che s'infilavano nei palazzi per fare razzia. A fare irruzione era Metodi Raychev, bulgaro di 49 anni con residenza a Milano, il più pericoloso dei due, quello con precedenti e pedigree da professionista. Il complice, Dimitrios Dimitriadis, 37 anni, restava fuori a fare da palo. E non sapevano che a spiarli c’erano i poliziotti della Squadra Mobile coordinati dal vicequestore aggiunto Giorgio Di Munno.


Li hanno visti all’opera tra via De Gasperi e via Martiri della Resistenza. Hanno colpito a raffica. Al termine delle scorribande i poliziotti hanno contato sei i colpi, tre tentati e gli altri messi a segno. A quel punto hanno suonato il gong, fine della corsa anche perché i due ladri potevano scappare via e diventare fantasmi nel più efficace dei mordi e fuggi. Invece gli investigatori li hanno bloccati facendo scattare la fase due dell’operazione. La perquisizione ha svelato subito la presenza degli attrezzi del mestiere, un cacciavite e un piede di porco. Per incastrarli davvero e dare slancio a un’inchiesta che adesso promette altri sviluppi, gli investigatori hanno sfruttato il lavoro di intelligence con cui hanno intrecciato la rete di contatti di quei due stranieri sospetti. E hanno ricostruito la logistica sul territorio. Seguendo quella mappa hanno fatto irruzione in un appartamento delle Grazie, lo scrigno dei due banditi. Hanno raccolto soldi e oggetti preziosi, che per la Polizia è il bottino messo insieme nelle abitazioni violate. Ieri erano messi in mostra, ordinati, sul tavolo della sala riunioni in questura. Circa mille euro in banconote da 50 euro, orologi, anelli con diamante. Un trofeo della battaglia vinta con la criminalità, l’altro arriva con un Sms: “Arresti convalidati, disposta la custodia in carcere”. Il tam tam su Radio Montacuto poteva cominciare: tolleranza zero con ladri. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico