Ancona, cocaina per il party a tre con la minore, ma arriva la polizia

Ancona, cocaina per il party a tre con la minore, ma arriva la polizia
ANCONA - Quattro salti in discoteca, poi tre strisce di cocaina. A interrompere sul più bello il droga-party è stata la polizia con un blitz mattutino in un...

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ANCONA - Quattro salti in discoteca, poi tre strisce di cocaina. A interrompere sul più bello il droga-party è stata la polizia con un blitz mattutino in un appartamento non lontano dalla sede della Regione Marche, dove vive una 34enne, assistente di un dentista anconetano. Con lei c’erano un 29enne falconarese e una ragazza molto più giovane, non ancora maggiorenne. Stavano sniffando della neve, già predisposta in tre piste sul tavolo del salotto. Il festino si è concluso con il tintinnio delle manette scattate ai polsi del pusher, mentre le due amiche (la minore già seguita dai servizi sociali) sono state segnalate alla Prefettura come assuntrici.

  
È stato un dejà-vu per gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dal capo Carlo Pinto: quando hanno aperto la porta, sabato mattina, hanno incrociato lo sguardo annebbiato di Luca Gobbetti, dipendente di una ditta di trasporti, già arrestato nel 2011 per una serie di rapine ai danni di tabaccai dalle quali, però, è stato assolto. Ora verrà processato di nuovo per cessione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio: prima udienza il 20 marzo, ma intanto il giudice, nel convalidare l’arresto, l’ha rimesso in libertà, ritenendo che non ci fossero i requisiti per applicare misure cautelari.

Ad insospettire gli 007 della Squadra Mobile è stata la sua presenza fissa, ogni sabato mattina, a casa dell’amica. Una liaison d’amore? No, piuttosto una dipendenza comune da droga, secondo gli investigatori, che hanno trovato 8 dosi di cocaina (e un po’ di hashish) in possesso del falconarese: una in tasca, una pronta da sniffare sul tavolo, altre 6 nel suo appartamento in zona Grazie, insieme a un bilancino di precisione e a ritagli in cellophane. In più, nel portafogli aveva oltre 800 euro in contanti che gli sono stati sequestrati. Ha detto di averli prelevati al bancomat, ma per gli inquirenti si tratta di sicuro provento di spaccio, avvenuto la notte stessa in una nota discoteca. È lì che i tre avevano trascorso la serata. Poi avevano deciso di chiuderla in bellezza a casa della 34enne. Non potevano immaginare che il coca-party sarebbe stato interrotto dall’arrivo della polizia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico