Ancona, era il tesoriere dei tifosi Claudio ucciso dal male a 64 anni

Claudio Contadini
ANCONA - La sua passione per i colori biancorossi era travolgente quanto l’amore per la famiglia. L’Ancona era diventata per lui una ragione di vita, un secondo...

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ANCONA - La sua passione per i colori biancorossi era travolgente quanto l’amore per la famiglia. L’Ancona era diventata per lui una ragione di vita, un secondo lavoro, dopo quello di impiegato negli uffici della Dogana. Era sempre presente allo stadio, ogni domenica, finché la malattia gliel’ha consentito.

La gradinata era la sua casa, prima al Dorico, poi al Del Conero. Era un uomo buono, Claudio Contadini. Un lavoratore serio, un grande appassionato di calcio, onesto e preciso tesoriere dei Cuba (Clubs Uniti Biancorossi Ancona), punto di riferimento del tifo moderato, di cui è stato consigliere per oltre vent’anni, sin dal 1996. Se n’è andato mercoledì sera, dopo aver lottato a lungo contro un male inguaribile, a 64 anni, nel reparto di Oncologia di Torrette. Lascia la moglie Annalisa Puglielli, i figli Paolo e Marco e il fratello Francesco. «Claudio fu uno dei primi consiglieri del club Il Boccale, che fondammo nel 1982 - ricorda con commozione Eros Giardini, presidente dei Cuba -. Tra noi nacque un’amicizia indissolubile. Ha sempre svolto la funzione di tesoriere perché in lui riponevamo una fiducia incondizionata». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico