ANCONA - Boom di ricorsi per cercare di modificare le condizioni economiche decretate durante il divorzio. È l’effetto che potrebbe avere l’innovativa sentenza...
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Ora, ciò che conta è rappresentato dal principio di indipendenza economica del soggetto richiedente.
Un criterio che potrebbe salvare molti uomini dallo spauracchio di versare a vita soldi su soldi nel conto corrente dell’ex moglie. Sono centinaia i clienti anconetani che hanno chiamato i loro legali per chiedere una revisione delle condizioni disposte dal tribunale, millantando il diritto di non mantenere più a vita la persona con cui si era andati all’altare. Negli ultimi 3 anni, il numero dei matrimoni finiti è aumentato: se nel 2014, le separazioni (sospensione degli effetti civili del matrimonio) erano state poco più di 500, nel 2016 hanno raggiunto quota 577, comprendendo sia le consensuali che le giudiziali. I divorzi congiunti e contenziosi (cessazione definitiva degli effetti): circa 350 nel 2014 e 467 nel 2016. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico