Ancona, i dannati degli asfalti groviera: pochi fondi e niente restyling. La mappa delle strade horror

Ancona, i dannati degli asfalti groviera: pochi fondi e niente restyling. La mappa delle strade horror
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ANCONA Ci vorrebbero cento milioni (per la precisione: 107.297.600 euro) per sistemare tutte le strade del capoluogo. Mica siamo in Arabia. E infatti, il Comune si è già arreso. O meglio: ha preso atto della dura realtà, fatta di voragini da paura e rattoppi transeunti, e ora pensa ad aumentare le tariffe di parcheggi blu per raggranellare un tesoretto anti-buche. Anche perché per quest’anno sono impegnate somme per 7,4 milioni per le manutenzioni straordinarie, tra interventi già eseguiti da gennaio a giugno su 70.384 metri quadrati di rete viaria cittadina e altri fissati in calendario per il secondo semestre del 2023 su 32.533 mq.

 

 
La rassegnazione

E allora, i dannati delle strade horror dimenticate si rassegnino: non sarà per quest’anno che verranno piallate, e forse nemmeno per il prossimo. Se ne riparlerà più avanti, se e quando i soldi ci saranno, visto che anche dal punto di vista dei mutui la situazione a Palazzo del Popolo è piuttosto ingessata, dopo aver ereditato un fardello di debiti non indifferente. La mappa delle strade da brividi è ampia e il bello è che non parliamo solo della periferia - le frazioni meriterebbero un capitolo a parte -, ma del pieno centro. In particolare, il quartiere Adriatico si è trasformato in un Camel Trophy. 

Il rione Adriatico

Regge il Viale della Vittoria, dove il profondo maquillage di qualche anno fa per fortuna continua a produrre effetti positivi, ma è tutt’attorno alla rambla dorica che il quadro è preoccupante. Sono in corso i lavori di ristrutturazione stradale in via Piave (era ora!), ma quando verrà rifatta la vicina via Isonzo? Qui ci sono buche che mettono paura, pericolosissime soprattutto per scooter, moto e ciclisti. In via Rismondo ormai residenti e commercianti hanno perso le speranze: in alcuni punti sono scomparse perfino le strisce pedonali, inghiottite dall’asfalto che si sbriciola e che nessuno ripara. Via Panoramica è ridotta ad un percorso a ostacoli per quante trappole sono disseminate sulla strada, ma in compenso qui arriveranno presto le ruspe, benché solo in un tratto. Meriterebbe altra considerazione una delle vie più suggestive della città, come suggerisce il nome, con i suoi scorci sul mare. A proposito di angoli mozzafiato: che dire di piazza della Repubblica, ridotta a un colabrodo? L’asfalto si è talmente consumato che ha fatto riemergere il vecchio selciato in sampietrini. Che fine ha fatto il progetto di restyling di quello che, negli intendimenti di questa giunta, dovrebbe essere il foyer a cielo aperto del teatro delle Muse? Gran parte delle strade del centro invoca pietà. Via Palestro è tutta un sobbalzo, per non parlare di via Rodi, dove si sono formati degli avvallamenti che impongono di procedere a velocità ridotta per evitare di rimetterci pneumatici e sospensioni. 

I rattoppi

Dall’elenco delle strade “fortunate”, destinate ad un lifting nei prossimi mesi, ne mancano tante, troppe, per colpa della carenza di fondi. Non c’è via Thaon de Revel, ad esempio. Non ci sono neppure via delle Grazie e via Tavernelle, che pure versano in condizioni pietose. Quanto all’Asse nord-sud, c’è uno spiraglio di luce: è stato incluso nel pacchetto delle manutenzioni ordinarie, che comprende 700 mq di depressioni sull’asfalto equivalenti a circa 1.400 buche, ma l’investimento da 48.800 euro servirà giusto a rattoppare una parte dei crateri più pericolosi, quelli che sul viadotto mettono ogni giorno a rischio l’incolumità di automobilisti, scooteristi e motociclisti. Per un intervento strutturale (assolutamente necessario) se ne riparlerà più in là. Ma quando?

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Corriere Adriatico