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ANCONA - Il Covid non le ha dato scampo. L’ha aggredita in forma violenta: febbre alta, polmonite, un progressivo abbassamento della saturazione di ossigeno. Il quadro clinico, già allarmante per le patologie di cui soffriva, è andato via via peggiorando al punto tale che si è reso necessario il ricovero all’Inrca. Le cure dell’ospedale, purtroppo, non sono bastate.
È morta nei giorni scorsi per le complicazioni scatenate dal virus una donna di ottant’anni che era ospite della residenza protetta Zaffiro di Montesicuro.
Sarebbe stato il figlio no Vax a negarle la possibilità di immunizzarsi contro il Coronavirus. Si sarebbe rifiutato di firmare il consenso informato, necessario perché l’anziana, affetta da altre gravi patologie, non è stata ritenuta in grado di scegliere autonomamente se sottoporsi o meno alla profilassi. Purtroppo, l’infezione è peggiorata con il passare dei giorni e a nulla sono valse le cure ospedaliere. La conferma arriva da Antonio Antoniadis, direttore generale delle residenze Zaffiro del centro-sud. «La donna soffriva di altre patologie e non poteva esprimere il consenso in autonomia - spiega -. Il familiare ha preferito non farla vaccinare, non sappiamo per quali ragioni. Purtroppo le condizioni della nostra ospite si sono aggravate a causa del Covid e abbiamo dovuto trasferirla in una struttura ospedaliera, dove poi è deceduta».
I medici sono convinti che la protezione del vaccino avrebbe potuto salvare la donna, proprio come è successo alle altre 11 persone contagiate a seguito del cluster scoppiato nella residenza protetta di Montesicuro. Tra loro, anche quattro operatori. «Tutti erano vaccinati e non hanno avuto bisogno di ricorrere al ricovero in ospedale perché sono guariti da una forma più lieve di infezione», puntualizza Antoniadis.
È la dimostrazione di come il vaccino sia l’unico scudo efficace contro il Covid e riduca sensibilmente i rischi connessi al contagio. La situazione nella struttura di Montesicuro ora è sotto controllo. «Ogni settimana abbiamo eseguito dei tamponi a tappeto per verificare l’andamento dei contagi - spiega il direttore della Zaffiro -. Dall’ultima tornata è emerso che il 99% delle persone, tra ospiti e dipendenti, sono negative». Mancano all’appello un paio di test per i quali si attende l’esito, ma si può dire che la minaccia sia stata ormai debellata.
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Corriere Adriatico