Alluvione, Olivetti alla Regione: «Ponte Garibaldi, non si può aspettare. Serve subito un passaggio provvisorio». Acquaroli ai sindaci: «Piano d’azione straordinario»

Alluvione, Olivetti alla Regione: «Ponte Garibaldi, non si può aspettare. Serve subito un passaggio provvisorio». Acquaroli ai sindaci: «Piano d’azione straordinario»
SENIGALLIA Un ponte provvisorio o almeno una passerella pedonale, chiesto dal sindaco alla Regione, in attesa che venga ricostruito Ponte Garibaldi. È arrivato anche...

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SENIGALLIA Un ponte provvisorio o almeno una passerella pedonale, chiesto dal sindaco alla Regione, in attesa che venga ricostruito Ponte Garibaldi. È arrivato anche l’esito del sopralluogo, svolto nei giorni scorsi da vigili del fuoco e Anas. Il Ponte non potrà essere riaperto nemmeno ai pedoni. Sono tre quelli che verranno inseriti nella richiesta danni dal Comune, da finanziare con i fondi per l’alluvione. Ancora, però, non sono arrivati nemmeno i 5 milioni di euro promessi da Draghi per le primissime necessità.  


Il conto 


«Come spese di somma urgenza, 5 milioni li abbiamo superati solo noi come Comune di Senigallia – spiega il sindaco Massimo Olivetti –, tra rifiuti da raccogliere e smaltire, noleggio macchinari per la pulizia e spese per vitto, alloggio e carburante delle colonne di volontari. Quelli attesi da Draghi sono del tutto insufficienti. Per quanto riguarda i danni comunali, oltre alle strade per le quali stiamo ultimando la ricognizione, abbiamo tre strutture danneggiate: Ponte Garibaldi, il ponte del Vallone e la passerella pedonale al porto. Essendo stati tutti compromessi dall’alluvione, verranno inseriti nella richiesta di risarcimento». A preoccupare sono i tempi. «Ponte Garibaldi ha isolato diverse attività – prosegue il sindaco –, a giorni andremo ad introdurre delle modifiche viarie per alleviare il disagio ma serve un intervento urgente. Siccome la ricostruzione richiederà dei mesi e non abbiamo tanto tempo a disposizione, ho chiesto di valutare l’installazione di un ponte provvisorio o almeno di una passerella pedonale, oltre ad essere coinvolti sul progetto del nuovo ponte».

La riunione in Regione

Proprio ieri si è svolta anche una riunione in Regione, dando la priorità ai rimborsi per i privati, con tutti i sindaci dei Comuni coinvolti dall’alluvione. Il presidente Acquaroli ha annunciato «uno schema d’azione e normativo che ci consenta di dare risposte celeri a famiglie e imprese, alle tante comunità così drammaticamente colpite». L’incontro è servito a fare il punto della situazione per poi approfondire i dettagli tecnici della gestione dell’emergenza a partire dal ristoro dei danni, dall’assistenza alle famiglie rimaste senza casa, per arrivare al sostegno amministrativo e al potenziamento del personale negli uffici tecnici comunali. «Fondamentale – ha detto ancora Acquaroli – è avere una ricognizione dei danni attendibile. Stiamo mettendo in campo tutte le misure di sicurezza che, come Regione, siamo in grado di sostenere, ma – ha ribadito - serve un piano straordinario nazionale di messa in sicurezza del territorio. E’ nostra intenzione intervenire anche sul sistema di allertamento della popolazione, lo faremo insieme pensando ad un modello più sicuro con l’ausilio delle tecnologie». «Abbiamo provveduto a snellire i moduli on line per la richiesta dei danni – aggiunge l’assessore Aguzzi - e continueremo a semplificare tutto ciò che è di nostra competenza per venire incontro alle esigenze della popolazione già così duramente colpita».


La commissione


Il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi annuncia invece la richiesta di una commissione regionale speciale. «Non è nostra intenzione polemizzare o andare alla ricerca di responsabilità – dice -. Ciò che a noi interessa davvero è capire, insieme all’attuale maggioranza, come dare anzitutto risposte immediate alle migliaia di persone gravemente danneggiate e come gestire in futuro questi fenomeni».
Sabrina Marinelli Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico