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FALCONARA - Picchiata dal compagno, viene salvata dai passanti e lui finisce in manette. E' accaduto ieri sera, all’altezza del sovrappasso “Tramontana” di Falconara Marittima. L'uomo, 34enne africano irregolare sul territorio italiano, è stato rinchiuso dai carabinieri nel carcere di Montacuto con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Una coppia di residenti che passeggiava sulla spiaggia falconarese è stata attirata dalle grida disperate di una donna straniera che veniva percossa da un uomo. La coppia ha quindi deciso di intervenire prontamente facendo scudo intorno alla donna e chiamando nel contempo l’intervento dei carabinieri.
L'arresto
Immediatamente sul posto è arrivata una pattuglia della locale Tenenza che ha provveduto al fermo dell’aggressore che, in stato di evidentissima agitazione, ha continuato a palesare la sua aggressività anche contro i militari.
La violenza
L’ennesimo episodio di aggressione, ieri, scaturito al culmine di una lite scatenata da un’immotivata scenata di gelosia. L’uomo infatti, rovistando tra gli effetti personali della donna – attualmente domiciliata nello Jesino – aveva rinvenuto una piccola cornice con una vecchia foto di famiglia, in cui la donna era ritratta in compagnia dei suoi 4 figli e dell’allora marito. È così partita una discussione che è degenerata poi sulla spiaggia, probabilmente anche in conseguenza all’abuso di sostanze alcoliche da parte dell’uomo. Altri episodi di violenza sono stati ricostruiti negli ultimi anni, puntualmente sfociati in percosse e lesioni ai danni della donna, che in alcuni casi si è vista anche costretta al ricorso delle cure mediche in regime di pronto soccorso.
Le pratiche d'espulsione
Al termine degli accertamenti l’uomo è stato collocato a Montacuto, in attesa della convalida del giudice competente. Sono state altresì avviate, nei suoi confronti, le procedure amministrative per l’espulsione dal territorio nazionale, in considerazione del suo stato di irregolarità e della particolare indole violenta dimostrata. L’uomo inoltre, anche all’interno della caserma, ha continuato a manifestare atteggiamenti oppositivi ed aggressivi, al punto da dover essere contenuto da più persone fino alla sua completa immobilizzazione.
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Corriere Adriatico