ANCONA - Se si voleva un consiglio sul mondo della fotografia, ci si rivolgeva a lui. Disponibile, attento, preparato, accoglieva sempre con un sorriso i clienti da dietro il...
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Contro il male, Stefano ha lottato come un leone. Non ha mai perso di vista la sua passione per la fotografia e il rapporto con i clienti più affezionati, diventando per loro una guida. Lui era il simbolo del negozio di via Maggini, il punto vendita più grande aperto dalla famiglia Messina con circa 500 metri quadrati dedicati alla fotografia e ai suoi aspetti tecnici. Tra gli anni Ottanta e Novanta, assieme al fratello Pierpaolo ha saputo trasformare quella che era nata come una piccola azienda di famiglia (fondata dall’antenato Gerardo De Angelis) in una vera e propria impresa commerciale. In un primo momento, c’era il negozio dislocato in piazza del Papa, adibito soprattutto a laboratorio, poi sono arrivati tutti gli altri. E così, sono state aperte le attività al centro commerciale le Ville di Falconara e all’Auchan, da poco chiuso per lasciare posto a un punto vendita inaugurato due mesi fa al Grotte Center di Camerano. In città, attualmente, sono aperti i negozi di corso Mazzini, dove solitamente lavora la moglie Donatella, e quello di via Maggini.
La famiglia Messina non solo ha saputo cavalcare la potenzialità commerciale del mondo della fotografia, ma ha anche resistito alla rivoluzione del digitale, avendo sempre il coraggio e l’intuito di rinnovare i servizi dedicati ai clienti. Il punto di forza? Aver saputo attirare un target variegato di utenti, da coloro che chiedono di stampare delle semplici foto, ai reporter alla spasmodica ricerca dello strumento perfetto per fotografare la realtà. Di certo, questa seconda tipologia di clienti poteva rivolgersi a Stefano. Il negozio di via Maggini, tra l’altro, è stato teatro di vari laboratori, corsi di photoshop e workshop dedicati alla fotografia, con tanto di allestimento luci e shooting a disposizione dei clienti. Tra gli istruttori delle giornate dedicate agli appassionati di foto c’era, appunto, Stefano, coordinatore anche di gite fotografiche e uscite in giro per la città al seguito di una scia di appassionati per provare i diversi effetti delle macchine a disposizione. Per lui la fotografia è stato un vizio di famiglia. Suo padre, Nino, è stato uno storico fotoreporter del Corriere Adriatico. Oltre al fratello Pierpaolo e alla moglie Donatella, Stefano lascia la sorella Anna Paola e i nipoti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico