San Benedetto, sfida al punteruolo rosso: per salvare le palme dal parassita il servizio Parchi e giardini usa prodotti biologici

Individuate nuove infezioni, si investono 25mila euro per la campagna vaccinale

San Benedetto, sfida al punteruolo rosso: per salvare le palme dal parassita il servizio Parchi e giardini usa prodotti biologici
San Benedetto, sfida al punteruolo rosso: per salvare le palme dal parassita il servizio Parchi e giardini usa prodotti biologici
di Marco Braccetti
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Venerdì 10 Maggio 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 12:17

SAN BENEDETTO - Lotta al punteruolo rosso, i giardinieri municipali non abbassano la guardia contro il parassita che uccide le palme: piante-simbolo della Riviera. Individuate nuove infezioni nel patrimonio arboreo pubblico, parte una nuova campagna di cura. Prevista anche la sperimentazione di un nuovo fito-farmaco biologico in un’area ristretta del quartiere Agraria, dove sono presenti circa 100 esemplari di palmizi.

I costi

Gli interventi hanno un costo totale di oltre 25mila euro.

Andiamo con ordine, partendo dai 24.400 euro che il "Servizio aree verdi" ha recentemente impegnato per l’acquisto del Revive II: prodotto di origini naturali che viene applicato mediante un’iniezione a bassa pressione direttamente nello stipite della palma con un innovativo dispositivo appositamente sviluppato per applicazioni in endoterapia. Ma, ovviamente, ci sono pure altre mosse nella “partita a scacchi” contro il punteruolo.

Il metodo

«Stiamo moltiplicando gli sforzi per la difesa delle palme cittadine - sottolineano dall’ufficio Parchi e giardini guidato dal direttore Lanfranco Cameli - con interventi di trattamenti sperimentali biologici di ultima generazione, che integrino i cicli già previsti e programmati». Su questo filone, s’inseriscono gli altri 3.078,40 euro, serviti per l’acquisto di ben 40 quintali di un particolare ritrovato disponibile presso la ditta specializzata “Piunti Quinto Srl”. «Il nostro obiettivo - chiariscono ancora gli esperti municipali - è avviare nuova sperimentazione per il contenimento del punteruolo con prodotti biologici. Al fine di testare l’efficacia della terapia sulle palme, si è ritenuto di intervenire su un’area circoscritta quale la pista di pattinaggio, in zona Agraria, dove sono presenti circa 100 esemplari di phoenix canariensis». Va sottolineato che, alla fine 2016, la Regione Marche ha inserito le palme del centro sambenedettese nell’elenco ufficiale delle alberature monumentali regionali. «Un’ulteriore tangibile testimonianza dell’enorme lavoro svolto negli ultimi dieci anni sul patrimonio cittadino di palmizi» hanno sottolineato più volte dal Comune, rimarcando il ruolo cruciale del Servizio aree verdi

L’impegno

Senza tale impegno probabilmente oggi sarebbe rimasto ben poco delle palme del centro.

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