Il capitano Di Paola ci crede e carica la squadra dopo la sconfitta di Recanati: «Adesso serve una partita da Vis Pesaro»

Il capitano Di Paola ci crede e carica la squadra dopo la sconfitta di Recanati: «Adesso serve una partita da Vis Pesaro»
Il capitano Di Paola ci crede e carica la squadra dopo la sconfitta di Recanati: «Adesso serve una partita da Vis Pesaro»
di Emanuele Lucarini
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Martedì 14 Maggio 2024, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 13:32

PESARO «Servirà una partita, mi viene da dire, da Vis». Definizione sicuramente calzante quella di Manuel Di Paola, il capitano, per il playout di ritorno su cui lui e la Vis tutta si è immediatamente proiettata dopo lo 0-1 di Recanati di domenica pomeriggio. «In questa stagione - ha continuato - abbiamo vissuto periodi in cui abbiamo colto meno di quanto meritato eppure non ci siamo mai abbattuti. Ecco, al ritorno, davanti al nostro pubblico, servirà una partita di quelle che di tanto in tanto abbiamo fatto». 


La spinta del pubblico 

Di una cosa Di Paola è convinto: «La nostra gente ci darà una mano.

Dobbiamo fare tutto anche per questo. Non vediamo l’ora di giocare». Anche per dimostrare che la vera Vis non è quella timorosa che ha approcciato il playout di andata domenica scorsa, nonostante poi sia stata punita da una giocata sull’asse Sbaffo-Melchiorri nel momento migliore, sul finire di prima frazione, quando sembrava che il derby potesse virare a proprio favore. «Sicuramente globalmente siamo stati un po’ più contratti di quanto non siamo stati nell’ultima partita - il riferimento del capitano biancorosso al 2-1 sulla Juve Next Gen - e dobbiamo lavorare affinché la cosa non si ripresenti al ritorno. Qualcosa da rimproverarci? No, non è tempo di piangerci addosso. Sappiamo che anche nelle partite più positive, quelle in cui si fa risultato, vengono commessi errori e li analizzeremo da martedì (da oggi, ndr) tutti insieme». 

Questione di dettagli 

La Vis si è tuffata nel secondo playout della propria storia (il primo, risalente alla C1 di 20 anni fa spaccati, è stato vinto contro il Paternò) col vantaggio di una migliore posizione di classifica. Ora il beneficio di avere a disposizione due risultati su tre è evaporato, coi rossiniani convinti a vincere per centrare la salvezza, ma Di Paola non fa drammi: «Sappiamo che queste sono partite in cui sono i dettagli a fare la differenza. In qualche momento del match di andata siamo stati un po’ contratti, però abbiamo preso la rete che ha fatto la differenza in un frangente in cui eravamo più sciolti. Peccato, però penso che nel complesso sia stato un match equilibrato, anche considerando la ripresa in cui abbiamo fatto molto meglio. Sapevamo che, al di là del vantaggio di essere arrivati davanti in classifica, per chiudere la stagione al meglio, centrando l’obiettivo salvezza, dovevamo vincerne una su due. Non ci siamo riusciti a Recanati, proveremo con tutte le nostre forze a farlo domenica prossima, davanti ai nostri tifosi». 

Zero alibi 

Ha fatto il giro dell’Italia, vivendo l’era globale di internet, la notizia della notte insonne di giocatori e staff tecnico della Vis, sotto il cui albergo recanatese sono state scoppiate a cadenza oraria botti (bombe carta?) stigmatizzati dal club con un post sui social. Di Paola, però, non ha voluto accampare scuse, come invece qualcun altro al posto suo avrebbe fatto. «Non vado dietro a scuse né cerco alibi - le parole eloquenti del centrocampista parmense classe ’97, leader tecnico biancorosso e non solo -. Se sei nel giro da tanto come il sottoscritto, bene o male sai che questi episodi, purtroppo, nel calcio si sentono di tanto in tanto. È chiaro che tutto è evitabile, però non penso proprio che questo fatto abbia inciso sulla partita e sul suo risultato. Non mi piace soffermarmi su questi episodi perché il calcio va oltre. Dobbiamo far parlare il campo e cercheremo di farlo domenica. Ma abbiamo quasi una settimana per preparare quella che dovrà essere una partita da Vis». Vis che potrà contare nuovamente su Nicastro, che invece ha dovuto saltare il match del Tubaldi per squalifica. Non un dettaglio per una squadra a cui è mancata la stoccata decisiva, con Molina ma soprattutto con Karlsson che è finito tante volte in fuorigioco. Appunti di lavoro sparsi in vista della partita della vita, quelle di domenica prossima al Benelli con fischio d’inizio confermato per le 18. 

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