Civitanova violenta, parla Angelini titolare del Donoma: «Soltanto una lite per gelosia in strada. Il locale non c’entra, era già chiuso»

I fatti di martedì avevano suscitato le proteste dei residenti

Daniele Maria Angelini, farmacista, imprenditore e politico
Daniele Maria Angelini, farmacista, imprenditore e politico
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 17 Maggio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:35

CIVITANOVA «Il Donoma non è un problema ma una risorsa della città. Certo, non è tutto rose e fiori ma il lavoro della nostra squadra deputata alla sicurezza è stato eccezionale per tutta la stagione». Parole di Daniele Maria Angelini che vuole dare un quadro generale sulla situazione ma anche chiarimenti specifici dopo quello che hanno lamentato i residenti nella serata di martedì. Quindi ricostruisce quanto accaduto. 

La ricostruzione

«Il nostro responsabile alla sicurezza annota sempre l’attività svolta. Alle 4.18 ha effettuato l’ultimo sopralluogo nel locale e, una volta appurato che non vi fosse più alcun cliente, ha sancito il termine del servizio. Il locale è stato chiuso. Io e un mio collaboratore abbiamo percorso corso Garibaldi fino alla piazza non incontrando anima viva. Alle 4.55 ricevo la chiamata di un altro collaboratore che mi informa della presenza di mezzi delle forze dell’ordine nella zona dietro l’edificio che ospita il Donoma. C’era un gruppetto di giovani che faceva un po’ di chiasso e alcune ragazze che, all’apparenza, litigavano per gelosia. Poi il gruppetto si è disperso. Nessuna rissa e nessun intervento dell’ambulanza fino alle 4.55. Quello che vedo è un accanimento contro il locale da parte di alcuni residenti mentre qualche altro si complimenta con la nostra squadra di sicurezza perché la situazione, rispetto ad anni fa, è nettamente migliorata».

Schiamazzi e rumori

I residenti avevano lamentato l’ennesima notte senza sonno a causa di schiamazzi e rumori. Ed a tal riguardo era anche girato un video che in realtà si è rivelato essere risalente ad alcuni mesi fa e dove peraltro non c’era nessuno che si picchiava. Angelini spiega che vengono impiegati numerosi addetti alla sicurezza ogni sera, con una squadra di 5/6 che lavora esclusivamente all’esterno. «Ci rapportiamo continuamente con le forze dell’ordine. Prevediamo uscite scaglionate perché, se ci sono centinaia di persone, basta che parlino normalmente per creare schiamazzi. Le vere problematiche risalgono ad ottobre quando bande organizzate hanno sabotato una centralina elettrica, togliendo corrente a noi e al resto del quartiere, e poi hanno spruzzato spray al peperoncino all’interno. Fondamentale la squadra di sicurezza che ha aperto le porte di sicurezza. Ricordo che in tutte le grandi città le discoteche sono in centro. È un settore che in Spagna rappresenta il 2% del Pil e anche da noi è un segmento importante dell’economia. Per due anni di seguito, siamo selezionati tra i 10 migliori locali d’Italia. Noi abbiamo tutti i requisiti di legge e riceviamo controlli con frequenze impensabili in altri settori. La verità è che martedì non è successo nulla di particolare e comunque nulla che abbia a che vedere con il Donoma».

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