ASCOLI Il Comune di Ascoli, soggetto attuatore, ha avviato l'iter per il miglioramento sismico della sede della facoltà di Architettura dell'Università di Camerino in Lungo Castellano Sisto V. L'edificio, di proprietà comunale, necessita di interventi strutturali per migliorarlo sismicamente e per riparare i danni che furono causati dalle scosse di terremoto del 2016.
Il progetto
Il progetto preliminare prevede lavori per circa 3 milioni di euro, finanziati con l'ordinanza speciale n. 31 per la ricostruzione e riparazione delle scuole danneggiate dal sisma.
È previsto anche il rinforzo dei setti murari interni e della piccola torre campanaria, attraverso strutture metalliche. Ulteriori indagini su murature e solai dei piani inferiori permetteranno di valutare la necessità di interventi aggiuntivi. «Grazie allo sblocco degli Accordi quadro dell’Ordinanza 31 per la ricostruzione delle scuole, stiamo vedendo importanti avanzamenti in questo settore delicato e strategico della ricostruzione pubblica - dichiara la Struttura commissariale sisma 2016 -. I presidi universitari sono fondamentali per l’economia locale e per garantire una qualità e una sicurezza agli studenti che scelgono il nostro territorio per formarsi in vista delle loro future carriere. Prosegue quindi la collaborazione con la Regione, l’Ufficio speciale ricostruzione e il Comune per far sì che l’attuazione prosegua senza ostacoli».
L’iniziativa
Riguardo alla ricostruzione, il commissario Castelli ha anche parlato di sicurezza, intervenendo al Festival del Lavoro in corso di svolgimento a Firenze. «A metà giugno sarà il momento di una grande sperimentazione, che vorremmo introdurre in tutti i cantieri della ricostruzione: quella del badge e del settimanale di cantiere. Il Nuovo codice degli appalti fa della digitalizzazione un elemento centrale e di modernizzazione. Grazie al supporto del Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone e del Ministero dell’Interno, questo badge consentirà in modo agevole il monitoraggio dell’entrata ed uscita del personale e delle maestranze presenti nei cantieri, attraverso un meccanismo che richiama anche le responsabilità e le funzioni delle casse edili.
Questo tracciamento, infatti, non sarà soltanto utile a rendere verificabile la presenza fisica del lavoratore nel cantiere, ma, con una logica di cooperazione e interoperabilità, analizzare l’adeguatezza e l’appropriatezza del contratto collettivo siglato e, quindi, dei profili di formazione legati a quello stesso contratto».
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